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a cura di Vito Bianchi
Bianca Maria Scarcia Amoretti, Un altro Medioevo. Il quotidiano nell'Islam, Editori Laterza, Roma-Bari 2001, pp. 276, Euro 19,63.
In tempi d'Islam à la page profuso a più non posso dalle case editrici più disparate (recarsi in libreria per credere), il volume di Biancamaria Scarcia Amoretti ha sicuramente una sua ragion d'essere, in quanto si differenzia dal cumulo di spesso inutili spiegazioni sul percome e sul perché della jihad e di Bin Laden. L'islamista della "Sapienza" di Roma recupera infatti la quotidianità del Medioevo musulmano, andando alla radice di comportamenti, discriminazioni, stili di vita di una civiltà stretta intorno alle sure del Corano, e che trova proprio negli insegnamenti di Maometto i suoi binari religiosi, politici e sociali. Nel libro si riscontrano così i prodromi di una cultura che ha solcato in profondità l'Età di Mezzo e l'ecumene: vi si parla dell'ambiente dell'homo islamicus, degli ideali urbani o rurali, delle donne e degli schiavi, dell'eunuchismo oppure del rapporto con ebrei e cristiani, minoranze protette dalla stessa legge del Profeta con la qualifica di dhimmi. La ricognizione indugia pure sulla vita privata e le occasioni della festa, scandagliando fin dentro l'igiene personale e la medicina, il bere e il mangiare, il sesso e gli hammam (i bagni pubblici per le purificazioni rituali, organizzati in turni maschili e femminili). La trattazione procede per generalizzazioni e mantiene una sua immediatezza discorsiva mai disgiunta da puntualità scientifica. Tramite fonti che sono in prevalenza letterarie e giuridiche, la lente d'ingrandimento si posa su Islam Orientale, sull'arabismo africano e sui musulmani d'Andalusia. Un po' meno privilegiata pare l'Italia, e la Sicilia in particolare, benché l'isola sia stata notoriamente sottoposta a un'islamizzazione intensa con le dinastie aghlabita e kalbita: a Palermo, nel X secolo, si contavano ben trecento moschee, mentre l'agricoltura siciliana fioriva con le tecniche di coltivazione arabe. Le Mille e una notte sono comunque lontane: e non è detto che il quotidiano islamico non risulti ancor più sorprendente. Peccato per l'apparato iconografico e didascalico, buono per l'antiquariato editoriale, non per una scrittura che, seppur non ricercatissima, è certo efficace e in linea coi ritmi di trasmissione del sapere dei nostri giorni.
©2002 Vito Bianchi
Volumi per recensioni a: Vito Bianchi, via del Calvario 1, 72015-Fasano (BR).