Sei in: Mondi medievali ® Storia insegnata

 

di MARIA CORALLO e RAFFAELLA ROSA ARDITO

Copertina del volume di Paola Rizzi, Giochi di città, o

     

Parlare di giochi in città può suscitare in qualcuno, affetto da nostalgia e in vena di mitizzazione della propria infanzia, il ricordo lieto dei pomeriggi passati a giocare a rincorrersi per le strade del borgo, che sarà necessariamente antico [1]. Ma non è il nostro caso.

E nemmeno quello delle attività, indicate come "giochi in città", che di fatto sono degustazioni, percorsi enogastronomici, rievocazioni storiche, cortei, giochi medievali, spettacoli [2]. Insomma un po' tutto quello che nelle nostre cittadine possiamo vedere nelle serate estive o nelle sagre [3].

Ma il gioco dov'è? Evidentemente è un valore aggiunto, una formula efficace per attirare i turisti, un’attrattiva che piace anche quando di gioco non si tratta. Dovremmo inserire tra i giochi, e a buon diritto, anche le regate storiche, i palii (e chi non ha seguito almeno una volta quello di Siena?), gli spettacoli teatrali [4], la giostra e le gare sportive di vario genere[5].

Paola Rizzi nel suo libro Giochi di città [6] fa il punto su una questione fondamentale: chi si deve occupare della città? Gli urbanisti? O anche gli scienziati, gli intellettuali, gli storici? E i cittadini [7]? A loro, che nelle città ci vivono in maniera più o meno consapevole, lo strumento del gioco può essere utile per comprenderla, viverla, cambiarla. Insomma per agire, questa volta consapevolmente [8]. Progettare la città e i suoi spazi può essere una faccenda da esperti [9] oppure può coinvolgere tutti, anche i cittadini. Ognuno, a secondo della propria percezione e delle proprie esigenze, caldeggerà la costruzione di un edificio piuttosto che un altro, organizzerà diversamente lo spazio e penserà alla presenza di alcuni servizi [10]. Il primo gioco di simulazione in rete che ha provato a prendere decisioni condivise sull'evoluzione urbana è stato Metropolis, che ha prodotto una serie di sperimentazioni arrivate fino ad oggi [11].

  

STRATEMA ( Laboratorio didattica della simulazione). Fondato nel 1986, svolge attività didattica, di ricerca e sperimentazione sulle tecniche di analisi territoriale. In particolare attraverso i giochi di simulazione e gli automi cellulari. Ha al suo attivo la creazione di Vague, Nouvelle Vague e New WAVE, versioni di un unico gioco di simulazione su Venezia e il suo futuro. Diretto da Arnaldo Cecchini, dal dicembre 1999 continua, nel sito web, a fornire i materiali, i link e i lavori. 

SIGIS (Società Italiana Giochi Simulazione) è la sezione italiana di ISAGA (International Simulation and Gaming Association).  All’interno di Sigis è nato LAMP, un Laboratorio Interuniversitario italiano con collegamenti internazionali, che si propone come centro di ricerca sull’applicazione e la creazione di modelli per la pianificazione.

SIRENA Simulazione REte NAzionale delle scuole che creano e utilizzano il gioco nella didattica.

 

1. LIBRI DI CITTà

La conoscenza della città è al centro di molte iniziative editoriali. Vogliamo descriverne alcune che fanno propria una vicenda o un momento storico e da qui partono alla scoperta autonoma della città [12]. Altre che sono lo strumento per guidare alla sua piacevole conoscenza [13]. Altre ancora, hanno l'obiettivo di divertire i giocatori, e in maniera più o meno casuale, l'escamotage può essere la città [14].

Nella prima tipologia rientrano "La principessa e il quadro", "Gradara tantastoria" (ambedue giocabili rispettivamente nel centro cittadino di Canosa di Puglia-Ba e nella rocca di Gradara-PU), "Tre famiglie e un feudo" (gioco di plancia su Canosa di Puglia-Ba).

Per la seconda categoria vi raccontiamo un libro/guida su Bologna e Lecce.

Nella terza rientra il gioco di plancia "La città" [15].

   

1.1 LA PRINCIPESSA E IL QUADRO [16]

La principessa di Canosa [17], moglie di Fabrizio Capece Minutolo, ha commissionato un quadro ad un artista locale intorno agli anni ottanta del XVIII secolo [18]. Si è fatta ritrarre bellissima e con tutti gli emblemi della sua dignità principesca, nel suo feudo canosino. A rappresentarlo, sullo sfondo il pittore ha messo il castello, le chiese e i resti delle antiche iscrizioni, costruzioni e tombe. Di questo dipinto oggi rimangono solo dei frammenti. Sapresti riconoscerli e collocarli nel loro esatto posto? Dove si trovano ancora oggi? Sei in grado di trovarli ora che hanno solo una parte dell'antico splendore? Bisogna percorrere le strade, i quartieri dei "40 martiri" e del "castello", per trovare le parti mancanti del quadro e donare alla bella principessa almeno l’immagine antica del suo feudo.

   

1.2 GRADARA TANTASTORIA [19]

Il viaggio d’istruzione quest’anno mi ha condotto nel borgo medievale di Gradara.

Scendendo dal pullman rimango incantato dalla maestosità della Rocca. È fiabesca!

La professoressa ci comunica un evento insolito che sconvolge il nostro itinerario: è entrata in possesso di una Cronaca, della seconda metà del Trecento, che racconta le vicende di alcuni abitanti di Gradara. Subito ci viene proposta una sfida: diventare degli storici per stabilire se la cronaca rinvenuta sia autentica o falsa.

Ci dividiamo in gruppi. La prof. distribuisce ad ogni gruppo una cartellina che custodisce una copia dell’ “antica carta” e altri documenti utili alla nostra ricerca: una pianta di Gradara, un elenco dei posti più significativi e una tabella di verifica. All’interno di ogni gruppo, ci consiglia la prof., è opportuno che ci siano ragazzi che ricoprano ruoli ben precisi: il capo, il geografo, gli esploratori, l’archivista e il filologo. I miei compagni decidono che io sono il capo, perché mi si addice il ruolo di coordinatore del gruppo.

Leggiamo attentamente la cronaca. Poi osserviamo la pianta e notiamo che alcuni luoghi sono sottolineati. Il geografo decide di raggiungere per primi questi luoghi: si impossessa della cartina e inizia ad indicarci “la rotta” da seguire. Appena giungiamo in un luogo-tappa lo segnala sulla mappa. Gli esploratori, invece, ci indicano quali luoghi e monumenti osservare attentamente per poi stabilire, sulla base della descrizione presente nel testo “A Gradara bisogna fare attenzione a …”, quali luoghi siano autentici (ossia costruiti al tempo della cronaca) e quali no (costruiti successivamente).

In ogni tappa l’archivista chiede ad un abitante della “Gradara di oggi” il documento in suo possesso e cerca di reperire più informazioni possibili per completare la tabella [20]. Il filologo confronta la cronaca col documento della tappa per stabilire se la notizia contenuta nell’“antica carta” è vera. Se è così la cronaca sarà giudicata attendibile.

Ma solo quando tutto il gruppo ha esaminato la “cartha”, l’archivista può riconsegnarlo al cittadino di Gradara e il filologo può riportare sulla tabella l’attendibilità o meno del documento.

Appena completato lo schema di verifica ci siamo diretti velocemente alla ludoteca dove ci aspetta l’onore della vittoria!  

La nostra ricostruzione dell’antica vita del Castello era corretta. Partendo da una pagina dello Statuto della Gradara del ‘300, abbiamo scoperto la storia della Rocca e abbiamo preso dimestichezza con i luoghi del borgo medievale: strade, cinte murarie, torri e stanze del castello, edifici pubblici e botteghe artigiane, piazze, cortili.

 

1.3 TRE FAMIGLIE E UN FEUDO

Nell'Italia della seconda metà del XVII secolo, quattro cavalieri partono da Genova per una perigliosa avventura che li porterà a Canosa di Puglia. Qui devono cercare di recuperare alcuni documenti lasciati da Onorato Grimaldi, signore di Castro Monaco, quando ne divenne feudatario [21]. Da Canosa i cavalieri devono anche cercare di portare una reliquia di San Sabino, vescovo e protettore della cittadina.

Nel viaggio è necessario fare alcune tappe, per riprendere le forze e acquisire informazioni sulla nobiltà romana e napoletana, dato che il feudo canosino è appartenuto agli Orsini e ora è dei Capece Minutolo. Gli Orsini sono tra i nobili romani che possono vantare una antichissima discendenza e i Capece Minutolo, nobili napoletani appartenenti al seggio di Capuana, vantano tra i loro parenti arcivescovi, viceré, ministri. L'itinerario tortuoso e difficile che i nostri cavalieri devono percorrere può essere reso più semplice dalla conoscenza delle storie familiari dei tre nobili casati, oltre che dalle vicende economiche, politiche e culturali del Regno di Napoli, Genova e Roma. Altrimenti come potranno muoversi tra città e regni?

Arrivati a Canosa e recuperati i documenti e la reliquia, devono giungere sani e salvi a Genova. E non è detto che il viaggio di ritorno sia più semplice di quello dell'andata.

  

1.4 LA CITTà [22]

Oggi sono un principe italiano del Rinascimento. Governo due castelli ognuno abitato da 3000 cittadini [23], e il mio desiderio maggiore è di trasformarli in grandi, popolosi e seducenti città.

Come mi ha insegnato l’esperienza, una città prospera non è abbandonata dai suoi cittadini, anzi, ne attrae altri.
Costruirò edifici, sarò vicino ai bisogni delle mie popolazioni nutrendole, fonderò nuove città
[24]
Più la mia popolazione crescerà, più cibo i miei castelli e le mie fattorie dovranno produrre: per farlo dovranno sorgere adiacenti alle terre coltivabili.
 E poi, ogni città che si rispetti con più di cinquemila abitanti, deve possedere assolutamente un mercato. E una città con ottomila abitanti non può fare a meno di una fontana.

Devo costruire una città che abbia tutto questo, affinché nessuno possa fermare la sua espansione ed io sia il principe più amato e rispettato.

Sono passati degli anni e gli abitanti ora desiderano statue (per appagare il loro desiderio di cultura), scuole (per l’educazione) e bagni pubblici (per una vita salubre).

Ogni anno gli abitanti esprimono dei giudizi per valutare quale dei tre servizi è a loro parere il più importante. Se non riesco a soddisfare i loro bisogni meglio dei miei colleghi principi, gli ingrati mi abbandonano per altre città più avvincenti. Se, a causa di questa emigrazione, gli edifici della città restano inabitati, dovranno essere demoliti [25]. E se le città degli altri principi sorgono a poca distanza l’emigrazione diventa il mio tormento peggiore. 

Per essere un buon principe dovrò osservare lo sviluppo della città ed indagare con attenzione le vicissitudini dei centri confinanti.

La mia città sarà finalmente la più grande del paese e non temerò confronto e rivali.

    

1.5 ALLA SCOPERTA DI BOLOGNA [26] E LECCE [27]

Guardiamo la nostra città ogni giorno, tanto che ci sembra di conoscerla bene. Eppure se ci chiedessero di descriverne un particolare non sempre saremmo in grado di farlo.

Se osserviamo una città per la prima volta, invece, lo sguardo ci sembra impazzito, vogliamo catturare ogni dettaglio.

I libri/guida, come quello su Bologna, si propongono di trasmetterci delle conoscenze, di incuriosirci e di “educare”il nostro sguardo a non perdere nessuno di quei dettagli. Il testo fornisce le coordinate di utilizzo, una piantina della città, una cronologia degli eventi storici e percorsi con le descrizioni di monumenti, palazzi, piazze, università, basiliche e cattedrali, biblioteche, torri, teatri.

Il racconto è cadenzato da esercizi, domande, disegni. Nella parte finale sono presenti informazioni turistiche, culinarie, culturali (su musei, pinacoteche, gallerie, biblioteche).

Il libro può essere uno strumento per catturare l’attenzione dei ragazzi, affascinarli, divertirli.

Nel caso del testo su Lecce il lettore si immedesima in Oronzo, leccese D.O.C. Una e-mail è la molla che fa scattare l’incontro tra la giapponese Masako e la città pugliese. Oltre ad Oronzo, ad accogliere, accompagnare e guidare la ragazza, ci sono due piccoli amici (un verme e un geco). I simboli, la storia, i musei, la gastronomia, le chiese, il castello, i palazzi, il teatro romano, i dintorni di Lecce vengono raccontati da Oronzo e dai suoi compagni. Per essere sicuri della chiarezza espositiva e dell’attenzione di Masako, niente di meglio che proporle rebus, quesiti, test e disegni.

  

2 LA CITTà NELLA RETE 

Nel mare molto pescoso di Internet catturare quello che riguarda i giochi in città non è stato semplice.

Digitando sul motore di ricerca le parole giochi e città, la stragrande maggioranza dei siti indicati è rappresentato da attività ludiche di vario genere ( che vanno dai Casinò alle suonerie del cellulare, dai corsi di urbanistica ai giocattoli per bambini). Un’altra parte cospicua è costituita da itinerari turistici nelle città, nei centri storici, nei musei (in cui spesso i link rimandano agli enti istituzionali). Solo pochi siti contengono descrizioni di giochi sulle e nelle città e, di questi, è irrisorio il numero di quelli giocabili on line.

Nei siti di associazioni, enti, scuole vengono presentate attività che si propongono come strumento di conoscenza, esplorazione, scoperta, indagine sulla città. Sono descrizioni non interattive ma didascaliche (qui descriviamo Scopriamo il nostro borgo 2, La memoria dei luoghi). Nelle sezioni didattiche dei siti museali, pinacoteche, parchi archeologici, è riservata una attenzione particolare a questo tipo di attività. Sistema Museo ne offre numerosi esempi.

La possibilità di giocare nella rete è limitata a pochi casi, come InCastro. Esistono anche altri giochi per i quali, però, è necessaria una iscrizione al sito [28].

SISTEMA MUSEO

Sistema Museo [29] (http://www.sistemamuseo.it/) è un'azienda che fornisce servizi e competenze specializzate nella gestione e nella valorizzazione dei musei e dei beni culturali. L'area di interesse include soprattutto l'Umbria e alcune città della Toscana, dell'Emilia Romagna e delle Marche. Nel sito sono reperibili descrizioni di percorsi nei luoghi d'arte che includono mostre ed eventi.

Sistema Museo offre sul territorio visite guidate per scuole di ogni ordine e grado e attività ludico-laboratoriali (il sistema adottato, come spiegato nel sito, è quello della “identificazione e studio delle fonti iconografiche, letterarie e monumentarie”. In seguito si passa in laboratorio per il “riscontro sul campo” e quindi si fa ritorno in classe).

I ragazzi osserveranno le mura di Perugia (Leggere tra le mura. Storia e sviluppo della città di Perugia attraverso le sue mura [30]), o gireranno, impegnati in una caccia al tesoro, tra le vie cittadine (Perugia nel Rinascimento. Arte e Architetture di una città tra Quattrocento e Cinquecento [31]), o si trasformeranno in architetti (La piazza racconta. La storia di Perugia attraverso le sue principali piazze [32]), o in topografi alle prese con foto e piantine (Il volto di Ancona dall’Unità d’Italia al dopoguerra [33])

 

    

2.1  SCOPRIAMO IL NOSTRO BORGO 2 [34].

In classe proiettiamo le diapositive e osserviamo i quartieri della terza circoscrizione di Torino e diamo informazioni sulla nascita e lo sviluppo del Borgo: insieme, così, possiamo avviare una riflessione sull’evoluzione della città e sugli aspetti urbanistici, artistici, sociali ed economici [35] della Torino contemporanea.

Adesso i ragazzi si interrogheranno: cosa già esisteva nel quartiere, cosa è sorto in tempi recenti, cosa è stato rimaneggiato e perché? È giunto così il momento di conoscere la città attraverso percorsi guidati sul territorio [36]. Confrontiamo le immagini osservate in classe, che ci mostravano la realtà come appariva in tempi lontani, e la “città oggi”, come si presenta sotto i nostri occhi.

Con i percorsi “Il Liberty intorno a corso Francia e “Borgo S. Paolo tra fine Ottocento e primo Novecento”, i ragazzi esaminano lo sviluppo di questo stile nell’architettura torinese .   

Il percorso “Torino che cambia” ci condurrà alla scoperta di luoghi trasformati o utilizzati negli ultimi anni [37]. Infine attraverso “L'arte contemporanea nel Borgo” si analizzano alcune opere di artisti contemporanei collocate nei giardini, nei cortili e lungo il Passante Ferroviario [38].

I ragazzi elaborano i documenti del progetto ( disegni, fotografie, testimonianze degli abitanti della Circoscrizione) per allestire una mostra. 

  

2.2 LA MEMORIA DEI LUOGHI: LABORATORI SUL TERRITORIO [39]

Ci sono dei luoghi a Trento [40] che non sono rimasti immutati e che raccontano la storia delle trasformazioni avvenute durante il fascismo. È il caso del mausoleo a Cesare Battisti, di piazza Dante, della Casa littoria, di piazza Venezia, delle scuole Raffaelo Sanzio.

Attraverso un archivio composto da foto, testi narrativi, stampe, disegni, testimonianze, i ragazzi saranno guidati, da un esperto sul territorio e da un insegnante in classe, alla scoperta degli avvenimenti tra il 1930 e il 1940 [41].

   

2.3. InCastro [42] 

Il Botteghino del sito consegna un “gettone gioco” ad ogni visitatore che compila una scheda. Per poter partecipare ad InCastro è necessario rispondere ad un questionario sul territorio marchigiano. Ogni risposta esatta, in maniera diversificata, concorrerà alla formulazione del punteggio di partenza del giocatore.

Ora è possibile compiere un itinerario di visita delle Rocche presenti sul sito.

Il punteggio totalizzato servirà a ricevere un premio. 

  

In http://lamp.sigis.net sono presenti giochi (Animale Urbano, Le città possibili, GioCoMo) che si svolgono in rete e si rivolgono ai cittadini, proponendosi come strumento per la partecipazione pubblica alla vita in città.

Animale urbano (in http://lamp.sigis.net/article/articleview/39/1/30/) rappresenta un primo approccio alle questioni della vita urbana, permette una comprensione del proprio ruolo di cittadino, della percezione e delle aspettative che lo riguardano.

Le città future (in http://lamp.sigis.net/article/articleview/40/1/30) consentono di esplorare, investigare e fantasticare i futuri possibili di una città ( per es. Barcellona ), partendo dalle immagini del territorio urbano.

GioCoMo [43] (Gioco Como mobilità), di Blecic I., Cecchini A., (in http://lamp.sigis.net/article/articleview/11/1/30/) è un gioco per la costruzione partecipata e l’interazione di proposte, progetti, politiche urbane. Permette di “indagare e confrontare gli effetti specifici di tali soluzioni progettuali in termini di traffico, ambiente, qualità della vita”.

Questo modello di simulazione è basato sul software MaGIA (MAppe Globali Interattive di Apprendimento), progettato per la costruzione collettiva delle “mappe di conoscenza”.

Il gioco è stato utilizzato per lo studio di un sistema di metro-tramvia attivato dal Comune di Como.  

Altri giochi sul governo delle città in rete Gala di Venezia, Etude,  Vague, Nouvelle Vague, Stone, New Wave (in http://www.stratema.sigis.net, vedi Rizzi, il sito dell’università di Venezia)

 

 

 


1 Novara D., Passerini E., La strada dei bambini. 100 giochi di strada, EGA, Torino 1999. Il libro è una raccolta di giochi tradizionali e nuove proposte all’aperto per ripensare e riscoprire la città, ritrovando spazi di gioco. Il catalogo della casa editrice torinese EGA (http://www.egalibri.it/), fondata nel 1983 dal Gruppo Abele, presenta manuali, giochi di ruolo, itinerari didattici, strumenti per la formazione e l'educazione.  

La Federazione Italiana dei CEMEA (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva ) in http://www.cemea.it/ propone e sperimenta attività formative e ludiche. I Centri riprendono, tra le altre, anche attività motorie sui tradizionali giochi di strada, sia italiane sia internazionali. 

Anche i Ludobus rivisitano giochi della tradizione. In http://www.ildado.it si trova Ieri giochi domani, un intervento itinerante sul tema del gioco nel Salento (laboratori sui giocattoli in legno, carta, ecc.; giochi di movimento come campana, trampoli).

Giochi all’aperto e attività varie in http://digilander.libero.it/acqua67/giochi.htm.

2 I Comuni piemontesi che aderiscono alle iniziative promosse nel sito http://www.turismoinlanga.it/home.html/, spesso in collaborazione con la Pro Loco, organizzano una miriade di attività: bancarelle di artigianato, degustazione di prodotti medievali e locali, fiere, mercatini delle pulci, laboratori d’arte per i bambini, rievocazioni storiche, giochi medievali, visite a castelli, chiese, musei, siti archeologici, enoteche, cascine, allevamenti, passeggiate panoramiche, percorsi naturalistici e spettacoli folkloristici.

3 Federculture e Federazione italiana giochi storici hanno svolto una indagine sulla diffusione di queste manifestazioni. Il resoconto della ricerca è stato pubblicato in “Con giochi storici un volume affari 160 mld l'anno (di lire), Roma 11/05/2001, Notiziario Servizi Pubblici Locali e dall'ANSA (l’articolo è anche reperibile in http://archivio.federgasacqua.it/comunicazioni/ansa/110501.htm). Secondo quanto pubblicato dalla ricerca, al 2001 i “giochi storici” garantiscono un ampio volume d'affari, richiamano oltre 24.000 persone per manifestazione, sono promossi e realizzati da privati, volontari, enti autonomi, consorzi, associazioni e comuni. Le iniziative, che si realizzano in piazze e vie cittadine ma anche in ambienti naturali, si svolgono soprattutto nel Centro Italia (con un 80% degli eventi) e nel Nord (con il restante 20%), mentre il Mezzogiorno non presenta alcun evento. 

4 A questo proposito ci sembra interessante l'esperienza del cinespettacolo della Grancia, La storia bandita, che da qualche anno viene realizzato nei mesi estivi in Basilicata. Nel parco a tema di Brindisi Montagna, lo spettacolo racconta le vicende umane, con i suoi risvolti sociali e politici, del brigante Crocco. 

5 Sono le tipologie di "giochi storici" proposte dalla FIGS (Federazione Italiana Giochi Storici, www.feditgiochistorici.it ). Digitando la parola "giochi" su internet, si possono visionare numerosi siti sul Palio di Siena, la Quintana di Ascoli Piceno, il Palio dei Borghi in una cittadina piemontese.

6 Edizioni la meridiana, Molfetta 2004. Il libro è il risultato anche dell'esperienza maturata in Italia da SIGIS e STRATEMA (vedi).

7 La maggior parte dei comuni presenta iniziative per vivere la città. Per esempio in http://www.comune.modena.it/istruzione/itinerari/, tra gli Itinerari Scuola-Città c'è Curiamo il nostro quartiere: l’attività vuole sviluppare nei ragazzi uno sguardo critico e consapevole sulle problematiche urbanistiche del proprio quartiere e sensibilizzare tutta la cittadinanza al miglioramento degli spazi pubblici.

8 Rizzi P., op. cit., p. 11. Nell'introduzione Richard D. Duke racconta la sua esperienza nella "progettazione e realizzazione di giocosimulazioni per la ricerca e le applicazioni in pianificazione urbana e ambientale".

9 In generale, i Comuni presentano ai propri cittadini i piani regolatori e i progetti di pianificazione urbana redatti dagli esperti, attraverso iniziative editoriali. Un esempio è costituito da AA.VV., Concorso nazionale di idee per il recupero di spazi e percorsi del centro storico, Comune di Rutigliano, Uniongrafica Corcelli Editrice, Bari 2003. Il volume illustra e riassume i risultati del concorso di idee bandito nel 1998 dall’amministrazione comunale, in provincia di Bari, per la progettazione di una piazza consentendo una riflessione sui centri storici e gli assetti urbani, sulla memoria storica e la partecipazione dei cittadini. 

10 In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il comune di Modena ha organizzato un convegno intitolato “Vivere la città di oggi, progettare la città di domani. La voce dei bambini e degli adolescenti nella scuola e nel territorio”. Il convegno, che si è svolto il 18-19 novembre 2005, è stata una vetrina di progetti che hanno coinvolto alcune scuole modenesi. Presso il Forum Monzani è stata allestita una mostra intitolata “I bambini e la città: idee e movimento”, curata dal Coordinamento pedagogico delle scuole dell’infanzia, che racconta i desideri, i punti di vista dei bambini sulla loro città. I materiali sono disponibili in    http://istruzione.comune.modena.it/scuolamosito/Sezione.jsp?idSezione=495&idSezioneRif=383.

11 Rizzi P., op. cit., pp. 11-13.

12 è in fase di progettazione un gioco di simulazione,Lo Zen e l'arte della manutenzione della città”. Promosso dalla Rete Laboratorio di Storia di Palermo e costruito dall'Istituto Comprensivo “L. Sciascia” in collaborazione con Marco Cecalupo di Historia Ludens, è ambientato nel quartiere Zen di Palermo. I giocatori ricoprono una quindicina di differenti ruoli sociali, divisi in tre macro-aree (residenti, soggetti economici, soggetti politici), chiamati dal Comune a discutere sul futuro del quartiere in merito ad alcuni ambiti: vie di comunicazione, verde pubblico, servizi territoriali. La modalità adottata è quella della progettazione partecipata, che permette di considerare una molteplicità di punti di vista sulla città, ciascuno a partire dal proprio interesse particolare.

13 I libri tascabili della Bohem editrice e la collana “I bambini alla scoperta di…”, edita Lapis, si propongono come guide turistiche a misura di bambino, spesso corredate da giochi e quiz in tema. 

In http://www.bohem.it/catal.htm la collana Giramondo si propone come progetto culturale dedicato ai bambini e agli alunni dai 5 ai 12 anni. (vedi sitografia)

L’Istituto Geografico De Agostini (in http://www.deagostini.it/ ) propone per i ragazzi della scuola primaria di secondo grado: “Tu turista nel passato” (per ricostruire luoghi ed eventi di Atene classica, Parigi medievale, Roma imperiale, Firenze ai tempi di Lorenzo il Magnifico, L’Egitto di Ramses II, Tikal e le città maya classiche) e “Gioca città” (storia, tradizioni, monumenti e le mappe di Firenze, Venezia, Roma, Siena).

Touring Club Italiano presenta la collana “Visita la mia città”, per ragazzi di scuola primaria di secondo grado i quali possono percorrere la città accompagnati da personaggi storici.

Libriliberi suggerisce la collana “Guide click”, libri che in nove itinerari propongono un immaginario scambio di e-mail tra ragazzi del posto e amici lontani per accompagnare la visita- scoperta della città, e la collana “Viaggi intelligenti per bambini intraprendenti”.

Piemme nella collana geografica de “Il battello a vapore” propone una serie di testi sulle regioni italiane e l'Europa. Altri testi similari in http://www.liberweb.it/index.htm.

In Francia alcuni opuscoli guidano gli utenti della scuola primaria alla scoperta dell'economia, della cultura e del patrimonio artistico locale. Si può fare un "quiz illustrato" o scrivere i nomi dei posti frequentati giornalmente su una plancia che rappresenta la città (AA.VV., Le cahier des enfants. Pour la nature et l'environnement. Ville-Campagne, n° 25, Casa editrice, Lille 2000; Pour l'education au territoire, n° 26, Casa editrice, Lille 2001; Pour l'education au territoire. Vivre en Ville, n° 27, Casa editrice, Lille 2002; Pour l'education relative à l'environnement. Le dèveloppement durable, c'est quoi?, n° 28, Casa editrice, Lille 2003).

14 Un esempio è costituito delle attività in cui la città rappresenta lo sfondo agli avvenimenti delle varie fasi del gioco: Monopoli, Manhattan (Seyfart A., i giocatori devono costruire più grattacieli possibili a Manhattan e in altre grandi metropoli), Metrò (Henn D., è il 1898 e più costruttori gareggiano per realizzare la rete metropolitana di Parigi), San Gimignano (Capanna D. Nella realtà, come nel gioco, le famiglie nobiliari più ricche e potenti del piccolo borgo toscano si misurano nella costruzione della torre più alta: le torri da elementi di difesa si trasformano in status symbol).  

15 Fenchel G., La città, Kosmos Rio Grande Games, 2000.

Sulla città medioevale, Faidutti B., Citadels, Fantasy Flight Games Hans Im Gluck, 2002. I giocatori dovranno costruire un cittadella medioevale. Sulla Città-Stato M.A. Casarola Merkle, Attika, Hans Im Gluck, 2003 (in http://www.ludoland.org/modules.php?name=Reviews&op=review&id=119).

K.J. Wrede, Carcassonne, Hans Im Gluck Rio Grande Games, 2000. è un gioco  da tavolo in cui i giocatori tenteranno di sviluppare l'area intorno alle note fortificazioni romane e medievali della città. Tratto da http://www.gamesbusters.com.

Su Venezia, Ehrhard D., Vitale D., Serenissima I, Descartes Editeur, 1996. Gioco da tavolo in cui emergono alcuni aspetti come il controllo di una città-porto (Venezia, Genova, Valencia, Istanbul), il commercio con diversi centri mercantili del mediterraneo, le battaglie fra le galere, il controllo militare delle città.

A. Moon, A. Weissblum, Capitol, Schmidt Spiele, 2001: edificare per rendere più prestigioso e ricco il suo costruttore e più bella l’antica Roma.               

Per lo sviluppo dei trasporti pubblici in una città, J. D. Joris Wiersinga, Splotter Spellen, Bus, 1999. L’ obiettivo è quello di sviluppare una linea di autobus che possa trasportare il maggior numero di passeggeri.

Per ulteriori informazioni e per la descrizione dettagliata rimandiamo al sito http://ludoland.org.

16 Questa attività e il gioco “Tre famiglie e un feudo” sono state realizzate all'interno del progetto L'arte in gioco, dell'I.P.S.S.C.T. "Garrone" di Canosa di Puglia, che ha visto coinvolti alcuni alunni delle classi quarte e quinte, con il coordinamento della prof.ssa Corallo e la partecipazione della prof.ssa Frassanito. Si veda il CD Rom per i dettagli sulle attività.

17 Nella Valle dell'Ofanto, tra l'antica Canne della Battaglia e Barletta, Canosa di Puglia ha una storia millenaria legata anche alle numerose tombe ipogee di epoca romana.

18 Si tratta dell'espediente ludico da cui far partire il gioco. Purtroppo non abbiamo rintracciato commissioni pittoriche dei Capece Minutolo rimaste a Canosa.

19 La roccaforte di Gradara si erge su un colle al confine tra le Marche e l'Emilia Romagna. Di recente è stata fregiata dell'appellativo di Capitale Medioevale. La prima costruzione risale al 1150. Nel 1631 la Rocca passa sotto lo stato pontificio: sono gli anni della decadenza, poi i saccheggi francesi ed infine il terremoto del 1916. Il restauro, iniziato nel 1920 da un privato, ha riportato le mura e il centro storico alle presumibili condizioni medievali.   

Il gioco, ideato da Ernesto Chiarantoni, Elena De Feo, Maria Giovanna Lupoli dell’Associazione Historia Ludens con la consulenza del prof. Antonio Brusa, è stato gestito e perfezionato dalla Ludoteca di Gradara. è basato sullo studio approfondito degli statuti cittadini risalenti al XIV secolo.

Historia Ludens ha realizzato, anche, alcune attività (giochi o laboratori) che, in senso lato, si sono occupate della città. è il caso di: Detective in toga, gioco di plancia sull'antica Roma in cui si cerca l'assassino di una giovane donna percorrendo le strade della città; La giornata di Gaio, gioco sul sito archeologico di Egnathia; Il cartulario, laboratorio sulle carte medievali della città di Bari; Dentro le mura, gioco-laboratorio sul centro storico di Bari (vedi CD Rom); Deir el Medina. Un villaggio di operai nella Valle dei Re, un laboratorio per ricostruire la realtà lavorativa in Egitto ai tempi dei faraoni (in A. Brusa, A. Brusa, M. Cecalupo, La terra abitata dagli uomini, pp. 167-173, Progedit, Bari 2001). 

20 Il gioco si svolge con l’aiuto di alcuni abitanti che forniscono informazioni.

21 I Grimaldi, nobilissima tra le nobili famiglie genovesi riunite in alberghi, fanno parte delle quattro grandi famiglie insieme ai Doria, agli Spinola e ai Fieschi.

22 è un gioco da tavolo per 2/5 giocatori. Il gioco risulta adatto ad un target adulto. Descrizione e informazioni nel sito http://ludoland.org. .

23 Ogni pedina/cittadino rappresenta 1.000 persone.

24 Ogni città fondata deve essere occupata da una pedina/cittadino.

25 È necessaria almeno 1 pedina per ogni costruzione. E se ad essere abbattuta è una fattoria, la città perde il nutrimento da essa prodotto, incoraggiando anche altre emigrazioni.

26 AA.VV., I bambini alla scoperta di Bologna, (a cura di Sola S.), Lapis Palombi Editori, Roma 2003.

27 Congedo F., Alla scoperta di Lecce. Guida per piccoli turisti, Congedo Junior, Galatina 2000.

28 è il caso di “Le Libere Terre delle Due Città”,  un gioco ambientato nella Francia di Luigi XIV. Ogni giocatore fa muovere il proprio personaggio rispettando gli editti, le leggi e i costumi del tempo (http://2citta.tdnet.it/gdronline.php). 

29 Sistema Museo propone anche attività che si occupano della città d’altri tempi: La piazza sotterranea e la città romana (comprendere la struttura urbanistica e della vita sociale di Assisi in epoca romana); PalazzInPiazza (analizzare le differenti funzioni assunte dagli stessi edifici nel processo storico di stratificazione di civiltà); Todi Medievale (esaminare la struttura urbanistica della città nel medioevo).

30 L'attività, rivolta ai ragazzi tra gli 8 e i 13 anni,si svolge presso il Museo delle mura e delle porte di Perugia. Permette di conoscere, attraverso lo sviluppo delle mura cittadine nelle diverse epoche, i principali aspetti della storia e dell'evoluzione della città; analizzare il rapporto città/territorio, lo sviluppo dei borghi, le tipologie edilizie e gli aspetti della vita sociale.

31 Stessa utenza dell'attività precedente, questa volta alla Galleria Nazionale dell'Umbria e nel centro storico. In città i ragazzi, attraverso una caccia al tesoro, percorrono le vie del centro storico alla ricerca delle testimonianze rinascimentali nelle facciate di chiese e palazzi.

32 Nel centro storico i ragazzi rivivono la storia perugina attraverso l’analisi della struttura, degli edifici, degli arredi urbani delle sue principali piazze. L’attività (per i bambini dai 4 ai 7 anni e dagli 8 ai 13 anni) prevede anche la realizzazione in classe, per i più piccoli, di un plastico con materiali di recupero. Oltre a queste attività ce ne sono altre sulla Perugia romana e quella medievale.

33 è un gioco a squadre (per ragazzi dagli 8 ai 18 anni) che permette l’analisi e il confronto di foto di diverse epoche, collegandole alla storia nazionale e collocando nello spazio e nel tempo i luoghi e i monumenti significativi di Ancona. Il gioco prevede momenti per il racconto di aneddoti e descrizioni di vie, piazze, edifici, personaggi, di fronte ad una gigantografia della pianta di Ancona.

34 Il Laboratorio Territoriale S. Paolo – Cenisia è parte integrante del Progetto Periferie Torino. L’attività è rivolta a ragazzi e bambini anche in situazione di handicap. Per altre informazioni si rimanda al sito http://www.comune.torino.it/servizi-educativi/crescere-in- citta/FM/indice.htm

35 Per riflettere sulla realtà economica della città si rimanda a “L’industrializzazione a Torino”: l’attività consente di mettere in relazione lo sviluppo industriale, il territorio geografico e le trasformazioni urbanistiche, di individuare (attraverso l'analisi e la critica delle fonti orali, iconografiche e scritte, le visite agli stabilimenti industriali, le testimonianze di operai) le variabili di una società industriale (in http://www.comune.torino.it/servizi-educativi/crescere-in-citta/FM/FM-lavoro-b/FM-lavoro-02-b.htm).

36 Nei percorsi i ragazzi sono guidati da operatori dell'Associazione di Volontariato Culturale Volarte. L’associazione promuove la divulgazione e la conoscenza dei Beni Culturali e Storici di Torino.

37 Le Carceri Nuove, le aree dell'ex Mattatoio e delle ex caserme Cavalli e Lamarmora, il giardino pubblico ed il nuovo Palazzo di Giustizia e altri luoghi ancora.

38 Per esempio le opere di Giò Pomodoro, di Costas Varotsos, di Bruno Martinazzi, di Mario Merz e di Giuseppe Penone, a cui dovrebbero aggiungersi altre opere.

39 Nella sezione omonima, il Museo Storico di Trento (http://www.museostorico.tn.it/lab_did/la_memoria_dei_luoghi.htm) descrive tre attività didattiche che hanno come tema la città: Trento a fine '800: alla ricerca di un fiume perduto; Trento città-fortezza: le fortificazioni del passo del Cimirlo e del monte Celva; Gli anni Trenta: il periodo fascista a Trento.

40 Qui descriviamo il percorso “Gli anni Trenta: il periodo fascista a Trento”, destinato agli alunni di scuola secondaria di primo e secondo grado.  

41 Sulle trasformazioni urbanistiche, sulla stratificazione storica degli edifici e sul recupero dei beni artistici e culturali, il Museo di Mantova (http://www.mumm.mantova.it/interno/museocitta/sseba_museocitta.jsp) propone La città abitata. L’itinerario storico consente di conoscere la vita della città del XV e XVI secolo. 

In http://www.fondazionefossoli.org troviamo “Carpi in tempo di guerra”: un percorso svolto nel centro storico della città (per scuole primarie di secondo grado e secondarie). L’attività permette di conoscere Carpi attraverso l’analisi di monumenti, lapidi, nomi di vie e propone una riflessione sul ruolo della memoria storica.

Altro esempio è Rovereto si racconta. Dal Palazzo Pretorio alla ‘via della seta’ : è uno dei percorsi storico/artistici proposti dal Museo Civico di Rovereto per la scuola primaria di secondo grado e le secondarie, volto all’approfondimento della storia della città attraverso i suoi monumenti, i suoi uomini e le sue attività (http://www.museocivico.rovereto.tn.it/).       

Vedi anche La contrada maggiore e i suoi palazzi, un laboratorio per leggere consapevolmente gli edifici storici della città (in http://www.comune.pordenone.it).                          

42 http://www.incastro.marche.it/ I percorsi proposti da InCastro informano i visitatori del sito su storia, leggenda e iniziative culturali di rocche, forti e castelli delle Marche.   

43 Per saperne di più sulla capacità revisionale dei giochi di simulazione urbanistici e sulla loro funzione didattica:  

    Blecic I., Cecchini A. (1997), The Time Machine, in Proceedings of the ISAGA ’98 Conference, Tilburg;

    Blecic I., Cecchini A., Rizzi P., Trunfio A. (2002), “Playing with Automata. An Innovative Perspective for Gaming

    Simulation”, near publication in ACRI 2002 Conference Proceedings;

    Cecchini A., Indovina F., Simulazione. Per capire e intervenire nella complessità del mondo contemporaneo, Angeli, Milano 1989.

    Per i metodi di Valutazione di impatto urbano (VIU) e le tecniche di previsione: Cecchini A., Fulici F., La valutazione di impatto urbano. Una proposta metodologica, Angeli, Milano 1994 (nel testo si trova il gioco Un Gala di Venezia, un esempio del metodo VIU applicato ad uno dei progetti per la metropolitana sublagunare della città).     

  

     

©2007 Maria Corallo e Raffaella Rosa Ardito.

   


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