Sei in: Mondi medievali ® Castelli italiani ® Emilia Romagna ® Provincia di Parma |
BELFORTE, RUDERI DEL CASTELLO
a cura di Elisa Delgrosso
Ruderi del castello.
I resti della muratura esterna. È la parte meglio conservata e il lato rivolto al paese, che da lì scende verso il basso.
In alto: i ruderi del castello visti dall’interno. Si presuppone che fosse una classica costruzione a pianta rettangolare, adattata alla collinetta su cui si ergeva un tempo. In basso: un altro punto di vista. Nonostante il misero stato, si individuano ancora facilmente i quattro angoli perimetrali, relativi probabilmente all’ultima delle ipotetiche fasi costruttive.
clicca sulle immagini in basso per ingrandirle
Epoca: probabilmente voluto dal comune di Parma per controllare la strada verso la Lunigiana e per contrastare gli attacchi dei pontremolesi, risale all'incirca al XII secolo.
Ubicazione: il castello si trova a Belforte, piccolissimo centro nel cuore dell'alta val Taro.
Stato di conservazione: del castello restano solo pochi ruderi. Si può però riconoscere un strato di muratura esterna e l'estensione perimetrale dell'intera struttura.
Come arrivarci: Belforte si trova sopra Ostia Parmense (circa 5 km), facilmente raggiungibile dalla superstrada che collega Borgotaro al suo casello autostradale, e quindi all'autostrada Parma-La Spezia.
Cenni storici. Il castello, di cui ora non si scorge quasi nulla, fu un importante feudo della famiglia Sanvitale dal 1323 al 1648, quando il territorio diventa feudo montano, e così anche Belforte.
Passa nel 1733 ai marchesi Dalla Rosa e poi ai nobili Giamone di Genova nel 1788, e da qui in poi perde il suo valore storico, smarrendosi nell'oblio.
Tuttavia, ritornando alle origini, è necessario soffermarci sulle vicende alquanto complicate che hanno coinvolto il castello in questione.
Infatti nel 1247 l'imperatore svevo Federico II, durante i movimenti contro Parma, conquista vari presidi del Comune, e tra questi Belforte, il cui castellano, che le fonti identificano in Alberto da Bonsignoretto, si era arreso "senza colpo ferire".
Una volta sconfitti gli imperiali, i Parmigiani assegnano la fortezza ad un podestà con carica annuale.
Da questo momento si contendono il castello le famiglie Rossi e Sanvitale, con questi ultimi che poi hanno la meglio, restandovi padroni fino alla tragica vicenda della "giustizia farnesiana" del 1612 (vedi anche la Rocca di Sala Baganza).
Come visitarlo: i resti del castello sono liberamente visitabili, facendo però le dovute attenzioni a causa dell'instabilità della struttura. Entrando all'interno si può anche vedere un antico pozzo, profondo circa 20 metri, che è stato recuperato e reso visibile dalle mani sapienti degli abitanti di Belforte, che dimostrano un gran legame con la storia del loro paese (da imitare…!).
©2003
Elisa Delgrosso. La prima immagine riquadrata, inserita nel 2017, è tratta dal sito www.dodecapoli.com.