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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO
pag. 35
Glauco Maria CANTARELLA
Manuale della fine del mondo. Il travaglio dell'Europa medievale
Einaudi, 2016
"È un grande falso storiografico
quello della paura della fine del mondo in prossimità dell'avvento dell'anno
Mille. Ma è indubbio che gli uomini di mille anni fa hanno dovuto vivere in
mezzo alla fine del loro mondo: cambiamenti incessanti che hanno tarlato quel
mondo, con aggiustamenti continui, che hanno inseguito la stabilizzazione
ottenendola solo in apparenza. E alla fine hanno fatto esplodere il mondo e sono
stati all'origine di mutamenti epocali, di lunghissimo periodo: la lotta fra
Impero e Papato, la centralità dell'esperienza monastica, i primi germi dei
regni d'Inghilterra e di Spagna, il movimento dei Comuni in Italia. Con
l'allargamento progressivo dei confini del vecchio spazio europeo e con
l'estensione delle aree di conoscenza, ad esempio l''invenzione' della
filosofia.
Nel secolo XII sarebbe ormai molto difficile riconoscere le tracce del mondo di
partenza, quello che si proponeva come la forma definitiva del mondo, e in
realtà si cercava disperatamente di regolare perché garantisse la pace. Una
crisi continua, popolata di soggetti nuovi, per cerniere successive da un
passaggio all'altro che ha portato alle origini della modernità. Il tutto entro
un'unica, grande cerniera: quella del passaggio dal mondo tardo-antico e
primo-medievale a quello tardo-medievale e moderno, in cui i protagonisti
cambiano o si moltiplicano. Tra Ottone III (1001) e Innocenzo III (1199) due
secoli in cui quel mondo è finito, definitivamente relegato nel passato".