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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO
pag. 38
Franco CARDINI
Lo specchio e
l'alibi. Pagine di storia e d'altro"
Sellerio editore, 2016
"La forza di chiarezza data
da una grande cultura che va ben oltre il campo specialistico dell'autore,
medievista; la funzione dell'analisi storica in quanto destinata a liberare dal
pregiudizio certe categorie strumentalizzate dalla manipolazione del consenso;
infine il gioco, il divertimento eletti a compagni della comprensione storica,
allo scopo di trovare un antidoto a una scienza del passato che rinuncia alle
grandi interpretazioni, ai grandi disegni. Sono i caratteri generali che
immediatamente colpiscono il lettore di queste pagine. I temi specifici sono
molti. Tra di essi: la domanda sull'utilità della storia in un'epoca che sembra
aver eliminato il passato e con esso l'attesa del futuro; l'ambiguità
occidentalista e carica di giudizi di valore del concetto Medioevo; l'influenza
di eresie cristiane nella storia meridionale; la necessità di 'disincantare'
l'idea di Occidente (dopo quella di Oriente); l'uso politico insistente di un
fallace ideale di crociata; l'alternativa difficile tra una visione delle radici
cristiane dell'Europa e un'altra che le trova al contrario nella
secolarizzazione; e altri.
Ma particolarmente incisivi sono i capitoli finali dedicati alle Ucronìe. Sono
finzioni, tra il gioco e l'ironica provocazione a non dimenticare l'universalità
della comprensione storica: se Napoleone non fosse mai fuggito dall'Elba, se
Tamerlano fosse dilagato in Europa, se l'Italia nel 1915 fosse rimasta nella
Triplice alleanza, e via narrando una storia fatta con i se...
Questi scritti sono dunque degli sconfinamenti, tanto che Franco Cardini
definisce se stesso 'storico impuro'. Perché deciso a respingere, del mestiere
dello storico, «il nascondersi dietro il sedicente “specchio” di un’obiettività
impossibile a praticarsi o il trincerarsi dietro il preteso “alibi” di una
“scienza” della ricostruzione del passato che non può in nessun caso sfuggire
alle sue responsabilità anche civiche dinanzi al presente»".