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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO
pag. 74
Jean VERDON
Bere nel medioevo. Bisogno, piacere o cura
edizioni Dedalo, 2005
"Bere è un bisogno, infatti
l'uomo per vivere ha bisogno di mangiare, ma soprattutto di bere. Ma cosa beve
l'uomo del Medioevo? Beve acqua, latte, cervogia, birra, sidro e vino. L'acqua è
accessibile a tutti e non costa niente, il latte rappresenta il nutrimento
essenziale per il bambino. In mancanza di vino si beve la cervogia, una specie
di birra fatta con orzo e avena fermentata. I monaci, che conoscono molto bene
le erbe medicinali, introducono il luppolo, e si passa quindi alla birra vera e
propria. A partire dal XV secolo, il sidro ha la meglio sulla birra.
Ma bere è anche un piacere, soddisfatto soprattutto dal vino, che resta in
assoluto la bevanda per eccellenza. Il vino fa risplendere i secoli bui del
Medioevo: è una bevanda sana, consumata a tutte le età, allontana i malanni,
rigenera gli spiriti, riscalda e rende l'uomo più sicuro e allegro. Il vino
viene consumato in abbondanza e diventa un mezzo di evasione dai problemi
quotidiani e un modo di socializzare e integrarsi nella società del tempo. Per
sottolineare le specificità dell'atto del bere nel Medioevo l'autore, tanto
informato quanto originale, ha consultato i documenti più disparati: cronache
della vita quotidiana, opere letterarie che descrivono i costumi dell'epoca,
opere culinarie, archivi archeologici, addirittura gli atti di giustizia, poiché
talvolta il vino portava all'ubriachezza, oppure poteva servire a dissimulare il
sapore di un veleno!".