Sei in: Mondi medievali ® Biblioteca. Proposte di lettura sul medioevo ® pagina 124


BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO

pag. 124

Renato BORDONE

La società urbana nell’Italia comunale (secoli XI-XIV)

Loescher, 1984; anche RetiMedievali, http://rm.univr.it/didattica/fonti/bordone/sez4/intro.htm

 

Dall’Introduzione: “Abbiamo finora considerato la città medievale italiana come il punto centrale di un sistema gravitante su di essa nella prospettiva di un progressivo sviluppo, realizzato nell'arco dei secoli che vanno dall'VIII al XIV, delle sue funzioni peculiari – militare, religioso-culturale, economica – nei confronti degli abitanti di un territorio circostante sui quali esercita una costante attrazione. L'incremento della popolazione, il complicarsi e l'articolarsi delle attività al suo interno e infine il modellarsi urbanistico secondo forme legate alla sua composizione sociale sono prova della particolare condizione in cui vivono gli abitanti della città e che consente loro di esercitare un'efficace azione «politica» nei confronti dell'esterno, con intensità diversa a seconda delle specifiche situazioni.

Ciò che occorre ora rilevare è proprio l'aspetto 'politico' che manifestano le popolazioni urbane, in maniera molto maggiore di quelle rurali, in quanto la città è il luogo privilegiato per la circolazione delle idee e per la formazione di élites miste, concentrate in area ristretta anche se patrimonialmente presenti nella campagna circostante: l'equilibrio fra emergenza sociale e convivenza pacifica – equilibrio difficile, costantemente in pericolo – diventa qui elemento essenziale di sopravvivenza, esigenza «politica» di buon funzionamento dell'intero organismo e stimolo a una precoce maturazione degli abitanti che, con il tempo, raggiungeranno l'autogoverno. Il che non significa sovrapporre i due concetti di 'città' e di 'comune', così da confonderli e usarli in modo indifferenziato – pericolo denunciato già da Caggese –, poiché il comune cittadino non è che un aspetto, anche se il più clamoroso, della 'vocazione politica' della città, una vocazione che è implicita nel ruolo che la città svolge nella storia italiana per la sua centralità nei confronti del territorio e per la presenza al suo interno di gruppi sociali che contribuiscono a realizzare tale centralità per trame vantaggio, anche quando non detengono (ancora) forme ufficiali di governo”.

    

 

 


 indietro

  su

Indice generale

Home avanti