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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO
pag. 159
Storia d'Italia
diretta da Ruggiero Romano e Corrado Vivanti
vol. II: Dalla caduta dell'impero romano al secolo XVIII
2 tomi
Einaudi, 1974
“Fra il primo e il quinto volume, i volumi centrali ripercorrono entro moduli narrativi la storia italiana secondo la successione cronologica degli avvenimenti e secondo la loro articolazione problematica: politico-sociale, economica, culturale e religiosa (quest'ultima almeno fino a quando di storia religiosa è possibile parlare in modo autonomo, senza trapassare totalmente in quella politica o in quella culturale). È sembrato, inoltre, necessario cercare di vedere 'dal di fuori' la vita italiana, per capire che cosa abbia significato l'Italia fuori d'Italia e come gli stranieri l'abbiano considerata. La parte centrale dell'opera si articola, così, su tre grandi periodi. Il secondo volume affronta gli avvenimenti svoltisi dal secolo V fino al Settecento; il terzo volume tratta il periodo dal primo Settecento all'Unità d'Italia; il quarto volume, il periodo dal 1861 a oggi.
La periodizzazione di questi
volumi potrà apparire insolita: si è infatti dedicato, in pratica, lo stesso
spazio alla storia di quasi un millennio e mezzo e a quella di poco più di due
secoli. Questo rovesciamento della piramide cronologica non è certo provocato
dall'intenzione di deformare il processo storico, comprimendo i tempi più remoti
e sviluppando via via il passato più prossimo a noi. Le ragioni di questa
partizione sono essenzialmente altre: alla caduta dell'Impero romano comincia
per l'Italia un processo di sviluppo storico che presenta molte analogie con le
vicende degli altri paesi già dominati da Roma: regni barbarici, istituzioni
feudali, ecc. Ma a partire da un certo momento, per tutta una serie di fenomeni
particolari, le vicende italiane rivelano una loro originalità nella vita
europea: fra il secolo XI e i secoli XIV e XV si costituiscono forme di civiltà
in parte assai diverse da quelle degli altri paesi d'Europa. Per certi aspetti,
diverse in senso positivo: l'Italia conosce una civiltà progredita, una vita
sociale sviluppata, un'economia dinamica, una cultura che getta le basi del
grande rinnovamento dell'età moderna; per altri aspetti, la diversità è un
elemento negativo: le strutture politiche, sociali ed economiche italiane non
riescono a superare limiti e debolezze di fondo, da cui si svilupperà la crisi
italiana del Cinquecento. Il processo si conclude, così, drammaticamente, in un
crollo e in un'involuzione, che porta l'Italia al livello dei più arretrati
paesi d'Europa nello spazio di nemmeno un secolo. All'inizio del Settecento,
quello che era stato il paese forse più progredito è diventato 'la terra dei
morti', la meta di viaggiatori stranieri curiosi di vedere le rovine, le tracce
del passato, ma privi di ogni interesse per una realtà che appare quasi affatto
estranea alloro mondo. Nel secondo volume della Storia d'ltalia si è
dunque voluto seguire l'intera parabola di questo processo, che ha visto il
nostro paese scadere da soggetto a oggetto di storia, e mostrare questo
itinerario nella sua integrità e consequenziarietà, dal punto di partenza fino
all'apogeo e poi giù lungo la precipitosa caduta agli inizi dell'età moderna".
L’Indice del volume è alla pag.:
http://www.einaudiroma.it/grandiopere/Storiaditalia_/storiaditalia2.html