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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO
pag. 204
Philippe ARIÈS
Storia della morte in Occidente: dal medioevo ai giorni nostri
Rizzoli, 1978; ed. orig. 1975
“La morte fa paura perché non
possiamo evitarla, perché non la conosciamo, perché siamo soli di fronte ad essa
e perché in fondo non riusciamo ad accettare l’impossibilità dell’immortalità. A
un esame superficiale, l’atteggiamento di fronte alla morte nella storia della
civiltà cristiana occidentale sembrerebbe quasi immutato nel corso dei secoli,
ma esso ha in realtà subito un’evoluzione profonda. Attraverso lo studio di
testi letterari, documenti, iscrizioni tombali e testamenti, Ariès inizia la
propria analisi dal Medioevo, quando la vita intera era vista come una lunga
preparazione alla morte, così da poter arrivare a una fine serena e, per quanto
riesca difficile crederlo, non temuta.
L’autore ripercorre poi l’età barocca e la rivoluzione industriale, e
soffermandosi sulle trasformazioni dei comportamenti individuali e collettivi
davanti alla morte, mostra come essa sia diventata proprio nella nostra società
tecnologica un tabù che si preferisce allontanare e non affrontare”.