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BIBLIOTECA. PROPOSTE DI LETTURA SUL MEDIOEVO
pag. 214
Claudio AZZARA - Stefano GASPARRI (a c. di)
Le leggi dei Longobardi. Storia, memoria e diritto di un popolo germanico
Viella, 2005
“Il complesso delle leggi
longobarde emanate tra il VII e il IX secolo, che potrebbe apparire come un
arido elenco di norme giuridiche, rappresenta in realtà uno strumento
insostituibile per entrare nei meccanismi sociali, economici e culturali della
prima età longobarda; un’autentica fonte storica, il cui carattere, così poco
formalizzato, ci consente di collegarci in modo immediato alla complessa realtà
di quel lontano periodo.
Il volume presenta, nel testo latino e in traduzione italiana e con un inedito
apparato di indici, l’Editto del re Rotari (643) – la prima e più nota
codificazione scritta del patrimonio normativo dei Longobardi, sino ad allora
trasmesso solo oralmente –, le aggiunte dei successori di Rotari e le leggi
emanate nell’Italia meridionale longobarda dai principi di Benevento tra il 774
e l’866, dopo che il regno longobardo del nord era scomparso in seguito alla
conquista dei Franchi. In aggiunta vengono presentate anche due brevi storie dei
Longobardi, nelle quali la rievocazione dei fatti più remoti finisce con
l’assumere i tratti della narrazione leggendaria: l’Origo gentis
Langobardorum (VII secolo) e la Historia Langobardorum Codicis Gothani
(IX secolo); due testi che nei manoscritti svolgono la funzione di veri e propri
prologhi del corpo di leggi, a testimonianza dell’esistenza di un nesso
inscindibile tra la memoria storica della stirpe e l’apparato normativo che in
tale tradizione trovava fondamento e legittimità”.