SOLIMBERGO, RESTI DEL CASTELLO
a cura di Stefano Favero
In alto: i resti del castello di Solimbergo visto da sud. In basso, a sinistra: i resti della cinta muraria; a destra: la torre quadrata al centro della cinta muraria.
Epoca: probabilmente X-XI secolo.
Posizione geografica:
Solimbergo, località
del comune di Sequals, si trova in provincia di Pordenone, lungo la
direttrice che dal capoluogo va verso Gemona del Friuli.
Conservazione:
ruderi.
Come arrivare: dall'autostrada A28 è necessario uscire al casello di Cimpello, quindi prendere la strada a scorrimento veloce Cimpello-Sequals. Da qui si percorre la strada comunale che si biforca sulla sinistra. Viceversa, da Solimbergo si segue la Via Vecchia, che parte dal monumento e che è chiusa al traffico da giugno a settembre. Appena si giunge sulla sommità del colle, è necessario proseguire a piedi lungo il sentiero segnalato. In pochi minuti si raggiunge il castello.
Come visitarlo: a piedi.
Il castrum Sonombergi fu eretto sul Palis, uno dei molti colli della zona. Oggi della struttura originaria non rimangono che ruderi, peraltro accettabilmente conservati.
Composto da una piccola torre quadrata di avvistamento, posta al centro di una cinta muraria di forma irregolare, il castello lascia vedere ancor oggi un forno per la cottura delle ceramiche e le stanze della residenza signorile, disposte su piani superiori, più i seminterrati.
In origine, la torre e le mura potrebbero avere avuto un'altezza notevole, oggi ridotta invece a pochi metri. Alcuni scavi effettuati negli ultimi anni hanno evidenziato che l'occupazione del colle Palis risalirebbe al VII secolo e che il castello, fra il 1100 ed il 1200, avrebbe avuto dei legami con il mondo d'Oltralpe. Esperti linguistici fanno infatti notare la somiglianza fra il nome italiano “Solimbergo” e quello tedesco di “Schonberg”.
Sembra anche che il maniero abbia subito numerosi cambi di proprietà fino a diventare la residenza del capitano della casata degli Spilimbergo. Fu abitato fino all'inizio del 1600 e poi lasciato in stato di abbandono.
©2009 Stefano Favero. I video (inseriti nel 2013) non sono stati realizzati dall'autore della scheda.