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PADERNO FRANCIACORTA, CASTELLO OLDOFREDI
a cura di Stefano Favero
Sopra: il castello Oldofredi di Paderno Franciacorta visto dalla piazza del paese. Sotto: a sinistra, il corridoio interno d’ingresso al borgo; a destra, un edificio del borgo di Paderno Franciacorta.
Sotto: veduta da est del castello, con l'unico torrione rimasto.
Epoca: anno 1009, secondo l'unico documento finora ritrovato.
Posizione geografica: il castello Oldofredi si trova nel comune di Paderno Franciacorta, nella pianura bresciana occidentale, al centro della famosa zona di produzione vinicola.
Conservazione: ottima.
Come arrivarci: il castello si trova proprio sulla piazza del paese. Per raggiungere Paderno Franciacorta si può prendere l'autostrada A4 Milano-Venezia per uscire al casello di Ospitaletto e seguire da lì le indicazioni per Paderno Franciacorta. In alternativa, sempre dalla A4, si può uscire a Brescia Ovest e seguire poi la tangenziale sud della città, in direzione di Castegnato-Rodengo Saiano. Passato l'abitato di Bettoline, si gira a sinistra verso Paderno Franciacorta.
Come visitarlo: a piedi.
Il toponimo “Paderno”, il più piccolo comune della regione della Franciacorta, deriva dall'aggettivo “paterno”, che in epoca romana stava ad indicare i fondi derivanti dalle eredità.
Sono proprio del periodo romano le tracce rinvenute recentemente nei pressi del sito castellare degli Oldofredi. Ed è dell'anno 1009 un documento che cita “Paterno” come sede di un ricetto edificato a difesa degli assalti degli Ungari, i quali compivano spesso in quel periodo e in quella zona scorrerie ed assedi. Il castello aveva anzitutto funzioni di ricovero per genti, animali e prodotti agricoli, soprattutto quando i barbari perpetravano i loro attacchi nel contado e nel paese, tanto facili da raggiungere perché della Franciacorta Paderno è sempre stato un centro in aperta campagna.
Col passare dei secoli il ricetto trasformò via via la propria funzione in una più prettamente militare.
Fu nel 1242 che il re Enzo di Gallura ne fece il centro di operazioni militari; nel 1326 fu addirittura devastato dalle armate di Azzone dei Visconti; nel 1428 venne conquistato dal Piccinino, in quel periodo in costante lotta col Gattamelata; nel 1512 conobbe uno dei suoi peggiori momenti: durante il cosiddetto “sacco di Brescia” apparecchiato dai Francesi guidati da Gastone di Foix, Paderno fu svaligiato e i suoi occupanti, sia militari che semplici contadini, furono uccisi a centinaia.
Fino a quell’epoca il castello era ancora dotato di una delle più imponenti fortificazioni di tutta l'area. A seguito dei profondi interventi di recupero effettuati nel XIX secolo, oggi purtroppo l’Oldofredi si presenta completamente modificato agli occhi del visitatore, rispetto al suo aspetto originario.
Degli elementi originari sono rimasti due torri angolari di forma cilindrica ed un muro. All’interno delle mura la chiesa cinquecentesca della “Madonna in Castello” è perfettamente conservata. Pregevole anche la fattura della chiesa di San Pancrazio, costruita nel XIX secolo.
©2010 Stefano Favero.