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ROVATO, CASTELLO QUISTINI
a cura di Andrea Mazza; dal sito www.castelloquistini.com
Immagini del castello.
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Visite: il castello è aperto tutto l'anno. Le visite si effettuano solo su appuntamento contattando telefonicamente il sig. Marco Mazza. Visita storica: visita guidata che comprende giro del palazzo nelle sue meravigliose stanze e saloni fino ad arrivare alla cantina del castello, la costruzione più antica e importante. Visita botanica: visita guidata all'interno del giardino, attraverso i suoi roseti, il giardino bioenergetico e il giardino segreto delle ortensie.
Appena fuori le mura del castello principale di Rovato, sorge il castello Quistini. Fu costruito intorno al 1500 in un territorio facente parte della allora Repubblica Veneta. Le continue alternanze tra occupazione francese e veneta lo trovano spesso al centro di "strane" vicende. Si narra che qui fu decapitato tale Girolamo Calini e che detta condanna fu eseguita nel palazzo a cura di Pandolfo Malatesta. Nel corso della storia varie guarnigioni vi furono di stanza, ed ancora oggi ne leggiamo i segni.
L'architettura
Il palazzo, progettato come villa di campagna ma dotato di difese,
è appunto un incrocio tra le due cose. Possiede mura sottili ma
anche ben cinque torrioni di difesa agli angoli. Caratteristico della
zona è l'uso della pietra di Sarnico, paese del lago d'Iseo
famoso per le sue cave di pietra "serena". Infatti tutta la regione
della Franciacorta ne è ricchissima, ed il suo uso si trova non
solo nei suoi palazzi ma anche nell'archiettrua minore di campagna.
La cantina
La cantina sorge in posizione completamante isolata rispetto al
fabbricato principale, infatti è situata all'estremità
opposta delle mura di cinta ed è un corpo di fabbrica
parzialmente interrato. Dai sondaggi fatti si è rilevato che in
precedenza era quasi completamente fuori terra. La struttura a volte a
crociera ed i suoi pilastri in Sarnico, ne fanno sospettare un uso
diverso da quello di cantina (più probabilmente deposito
armi-viveri, o meglio, dormitorio per le guarnigioni di stanza).
©2006 Andrea Mazza; dal sito www.castelloquistini.com