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Aci Trezza, torre dei Faraglioni o Bastonciello
a cura di Giuseppe Tropea
scheda cenni storici descrizione unità topografica bibliografia video
Vedute della torre in Vico Batione.
Epoca: edificazione risalente al XVII secolo.
Rapporti ambientali: l’edificio trova posto lungo il Vico Bastione, a pochi metri dal piccolo porto. La torre risulta poco visibile, poiché completamente circondata da edifici di recente costruzione.
Trattasi di una torre di deputazione, non citata dalle descrizioni del XVI secolo del Camilliani e dello Spannocchi. È dunque lecito supporre che essa sia stata edificata in un secondo momento probabilmente durante la prima metà del XVII secolo d.C. Dagli archivi della Regia Deputazione si apprende che la struttura fortificata fosse munita, nel 1690, di artiglieria e ospitasse tre uomini d’arme: un capitano, un soldato semplice e un artigliere. Nel XVIII secolo risultava sovrintendente della struttura il principe di Campofiorito; ancora nel XIX secolo ne era responsabile il principe di Aci, sebbene nel 1807 la medesima carica risultasse occupata da un certo “don Casimiro Cantarella”. Inoltre, sempre agli inizi del XIX secolo la struttura pare fosse già fatiscente: alcune lettere, risalenti al 1806 e 1807, ingiungevano al Capomastro Gerardi di verificare urgentemente lo stato della torre, che minacciava rovina e mancava di armi e munizioni.
La torre, che possiede una pianta rettangolare di 7 per 8,20 m., si distingue per una tecnica edilizia composta da pietra lavica leggermente sbozzata e inzeppature di laterizi; i cantonali si presentano rinforzati da pietre squadrate, ancora esistenti in particolar modo lungo il lato orientale della struttura (probabilmente anche causa recenti restauri). Inoltre l’edificio si presenta leggermente scarpato, con un piccolo ingresso ad arco lungo il lato occidentale. è impossibile ottenere una perfetta lettura del complesso: moderni edifici letteralmente offuscano la fortificazione e un notevole innalzamento del piano di calpestio, particolarmente evidente lungo il lato occidentale, non permette di percepire la costruzione per l’intera sua altezza. Un sottile marcapiano in conci lavici divide dal piano terra il primo piano, che è caratterizzato da tre superstiti muri perimetrali, per buona parte mozzati, e dai resti, lungo il lato occidentale, di una piattaforma aggettante, sorretta da mensoloni su doppio ordine in pietra lavica sagomata.
C. Camilliani, Descrizione dell'isola di Sicilia, a cura di G. Di Marzo, in BSLS, s. II, XXV, Palermo 1877; R. Mazzarella, R. Zanca, Il libro delle Torri, le torri costiere di Sicilia nei secoli XVI-XX, Sellerio ed. Palermo, pp. 295 - 296; T. Spannocchi, Descripciòn de las marinas de todo el Rejno de Sicilia, etc., 1578, ms. BNM n. 788.