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PARTINICO, CASTELLO DI MONTE CESARò
a cura di Vita Russo
scheda cenni storici per saperne di più
Partinico: ruderi del castello di Monte Cesarò.
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Conservazione: stato di rudere.
Come arrivarci: con l'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, uscita Partinico.
Cenni storici.
Ricordato
da Maquaddasi come un Mudun
siciliano, Partinico è menzionato da Idrisi come abitato dominato da un hisn
che sorgeva su un luogo elevato, il monte Cesarò, un aspro rilievo calcareo
che sovrasta l'attuale cittadina.
Nel
XII secolo il piccolo centro abitato apparteneva agli Avenel ed era popolato,
oltre che dai latini della loro cerchia, da musulmani. All'insurrezione di
questi ultimi, seguì la distruzione dell'abitato da parte di Federico II, che
non risparmiò neppure il castello, travolto dalla furia violenta
dell'imperatore svevo e raso al suolo.
L'esistenza
dell'hisn, testimoniato ancora oggi
dalla presenza di mucchi di pietrame, occupava la cima vera e propria del
monte Cesarò, accessibile solo per un sentiero che si snoda lungo il fianco
est.
La
superficie delimitata da tratti di muro, che sbarrava questo versante, rimanda
ad un edificio probabilmente a pianta rettangolare: sono visibili un tratto
del muro est e tutto il muro sud. Tutte le strutture murarie sono costruite in
opus incertum, di spezzoni calcarei
locali. A circa dieci metri dal ciglio della parete nord è visibile ancora
una cisterna, anch'essa a pianta rettangolare (m. 3x2), originariamente
coperta da una volta.
Il
castello, quasi certamente di età normanna, consisteva fondamentalmente in un
torrione. Idrisi di esso ricorda delle prigioni sotterranee, ancora non venute
alla luce dalle ricerche archeologiche condotte da un gruppo di lavoro
svizzero. Gli studiosi ipotizzano che il fortilizio sorgesse ad est dell'area
occupata dalla città antica e medievale, sulla cinta più
orientale del monte, in corrispondenza di uno dei capisaldi della cinta
muraria antica. Su tutta l'area si raccolgono abbondanti reperti ceramici fra
cui pareti di forme chiuse con
Castelli medievali di Sicilia. Guida agli itinerari castellani della Sicilia, Palermo 2001 (da cui è tratta l'immagine di copertina di questa pagina).