BESENELLO, castel BESENO
a cura di Marta Tinor; video di Marcello Fiorenzo Valerio
Panoramica di una porzione di Castel Beseno. In basso: entrata al suo cortile interno.
In basso: sentiero interno che conduce all'uscita da Castel Beseno.
clicca sull'immagine in basso per ingrandirla
Epoca:
XII secolo circa
Posizione geografica:
nel Comune di Besenello, in Val
Lagarina lungo l'Adige a 218 m s.l.m.
Stato di conservazione:
ottimo. È sede distaccata del
museo “Castello del Buonconsiglio”, assieme a Stenico e Thun di proprietà
della Provincia Autonoma di Trento.
Come arrivare:
da Trento Besenello dista circa
20 km. Per raggiungerlo si utilizza la SS12 del Brennero, ma da sud vi si
arriva con l'A22 uscendo a Rovereto, che dista invece circa 10 km. Oppure si
può arrivare dalla strada che collega la valle d’Adige a Folgaria. In loco
le indicazioni sono chiare e la grandiosità di Castel Beseno non passa
inosservata.
Come visitarlo:
generalmente si visita tutti i
giorni dell’anno esclusi i lunedì non festivi, Capodanno e Natale, dalle
9:30 alle 17:00. Da luglio ad settembre invece l'orario è 10:00 - 18:00 con
qualche variazione trascurabile.
Come molti altri castelli trentini, Castel Beseno venne costruito su un rilievo già frequentato in età del bronzo, trattandosi di una posizione alquanto strategica per il controllo della Valle dell’Adige. Nel XII secolo si ha notizia di due insediamenti, uniti e ampliati dai Castelbarco, feudatari dei vescovi-principi di Trento.
Nel 1470 il castello passò alla famiglia Trapp. Castel Beseno, assieme a Castel Pietra, fu protagonista di importanti eventi bellicosi, quali la guerra di partito dei Veronesi tra il XII e XIII secolo, la battaglia tra l’Impero e la Repubblica di Venezia, fra l'altro conclusasi nel 1487 con la clamorosa battaglia di Calliano, dove le truppe venete di Roberto da Sanseverino subirono una cocente sconfitta.
Tra il 1470 e 1973 i Conti Trapp approntarono numerosi lavori al castello, anche a causa di un incendio verificatosi ne 1513. Poi, con la fine del sistema feudale il castello cadde in disgrazia fino al 1973, anno in cui i Trapp lo donarono alla Provincia Autonoma di Trento, la quale diede avvio immediato ai massicci restauri che ce lo hanno consegnato nell'aspetto attuale.
©2009 Marta Tinor, e 2012 Marcello Fiorenzo Valerio per il video.