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GROTTOLE, CASTELLO
redazionale
Grottole: il castello.
Come arrivarci: con la SS 407 "Basentana", uscita Grottole-Salandra scalo: proseguire per Grottole; o con la ex SS7 "Appia".
Dal sito: www.grottole.org
«Le prime notizie sul castello di Grottole risalgono al 1154, quando Al-Idrisi, geografo arabo, su incarico del re scrive un volume intitolato Sollazzo per chi si diletta a girare il mondo, dove descrive i paesi della Basilicata con riferimenti anche al nostro. In questo libro la costruzione dei castelli di Grottole e Altogianni risale al 604 d.C., per opera dei Longobardi di Benevento. Questa, però non è l’unica ipotesi, infatti, come riportato in Una pagina di storia patria di Tommaso Andreucci, la costruzione dello stabile risalirebbe al 851 d.C. per volere del principe di Salerno, Siconolfo.
Il castello di Grottole sorge su una collinetta distaccata dal resto del paese, in un luogo anticamente chiamato “Contrada della Motta ”. Per capire come Grottole doveva essere custodito dagli attacchi esterni, ci è di aiuto la toponomastica tradizionale. Non a caso, questa individua l’attuale viale della Resistenza come “Dret’ o mur’”, dietro il muro, cioè una strada che scorreva all’infuori di quello che era il muro di cinta originario del paese. Di questa difesa non restano che pochi tratti in pietra. Di difficile conquista erano, invece, i rioni posti nella parte opposta del paese, quali la “Terravecchia”, il “Serritiello” e le “Grotti”, questo perché la “Valle del Cupolo”, la “Boffarda” ed il “Vallone”, naturali barriere di difesa contro eventuali attacchi.
Oltre alle mura, esistevano delle torri di difesa, delle quali oggi ne esistono almeno quattro, anche se ormai completamente modificate dal tempo: una in via Marsala, a poca distanza dalla piazza e dalla chiesa di San Pietro, l’altra in viale della Resistenza, tra la chiesa di San Rocco e il castello, la terza sotto il piazzale antistante la chiesa di Santa Maria Maggiore e la quarta è quella che corrisponde all’attuale campanile della chiesa dei SS. Luca e Giuliano. Altro importante elemento di difesa erano le porte. Ne dovevano esistere almeno quattro, ma solo di una ne è giunta testimonianza: si tratta della “Porta della Piazza”, posta nell’attuale Piazza Vittoria all’imbocco della discesa di Corso Umberto I. Anche il castello, poiché diviso dall’abitato, doveva munirsi di un buon sistema di difesa, infatti, anch’esso aveva una propria porta situata all’imbocco dello stesso, della quale restano i due stipiti realizzati con mattoni in terracotta».
Schede:
www.icastelli.it/regioni/basilicata/matera/grottole.htm
www.consiglio.basilicata.it/conoscerebasilicata/cultura/castelli/2.1Grottole.htm
www.italynet.it/italiano/basilicata/matera/grottole/
http://castelli.qviaggi.it/italia/basilicata/castello-di-grottole/
www.basilicata.cc/paesi_taddeo/t_712/p_monum/712_05.htm
www.associazionefinisterre.it/memoria/grottole_abufinaleggenda.htm
©2008 - Le immagini sono tratte rispettivamente dai siti www.grottole.net, www.associazionefinisterre.it, www.basilicata.cc, e www.aptbasilicata.it. I video (inseriti nel 2013) non sono redazionali.