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CAVOLETO, BORGO, PALAZZO COSMI
a cura di Renzo Bassetti
In alto, il palazzo Guidi di Cavoleto; in basso, immagini del borgo.
Epoca: XIII secolo sulla base delle fonti certe.
Posizione: N 43° 45' 6" E 12° 24' 40".
Conservazione: ben conservato.
Come arrivarci: risalire la vallata del Foglia (strada Provinciale 3bis di Pesaro e Urbino) fino all'abitato di Lunano. Prendere poi deviazione sulla destra per Carpegna e Pietrarubbia. Si inizia a risalire la stretta vallata del torrente Mutino, e dopo pochi chilometri troviamo una deviazione ben segnalata sulla destra per Cavoleto. Si percorre una stretta stradina ben asfaltata che in circa un chilometro ed un dislivello di 120 metri termina sulla "piazza bassa" di Cavoleto
Posto a 476 metri sul livello del mare, si tratta di un piccolo borgo medioevale egregiamente conservato e parzialmente abitato stabilmente. Costruito su un' isolata sporgenza di tufo a terrazzo sulla valle del Mutino, in posizione strategica e dominante rappresenta uno dei borghi più caratteristici del Montefeltro.
L'insediamento ha probabili origini romane, documentazione certa comunque risale al 1200 quando nella "provincia dei castelli" veniva già citato il "Castrum di Cavoleto", castello di confine fra Malatesta, Montefeltro e Papato.
Dopo un periodo di decadenza fra il 1500 ed il 1700, la località viene riscoperta grazie alla famiglia Cosmi che vi costruisce il palazzo che si trova nella piazza bassa del borgo.
La seconda guerra
mondiale poi, ed il passaggio della linea Gotica portano distruzioni seguite
nel periodo della ripresa economica dall'esodo degli abitanti verso le
località di pianura e rivierasche.
La struttura urbanistica del borgo, molto particolare, è caratterizzata da
una prima piazzetta sulla quale si affaccia il citato palazzo Cosmi.
Alle spalle un po' defilata una chiesetta, e di fronte un'irta salita con le
abitazioni edificate ai lati, che in meno di cento metri porta ad un'altra
piazzetta sulla quale si affaccia la chiesa principale del borgo.
Un passetto a lato
della chiesa porta ad un balconcino dal quale si domina la valle del Mutino,
e all'orizzonte si gode di una bella veduta sul vicino monte Carpegna.
Percorrendo il borgo si ha la sensazione che il tempo qui si possa fermare,
ricordando all'uomo che conservando quanto di buono ha costruito troverà poi
sempre qualche viandante felice di ammirare e rispettare queste pietre che
trasudano di storia...
©2009 Renzo Bassetti; pagina pubblicata nel sito appenninoromagnolo.it, e qui ripresentata con il consenso dell'autore. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda