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SICULIANA, CASTELLO
a cura di Vita Russo
scheda cenni storici per saperne di più
Il castello oggi.
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Conservazione: struttura parzialmente restaurata nella parte superstite, in parte visitabile su richiesta ai proprietari.
Come arrivarci: da Agrigento, con la strada E 921.
Siculiana è posta a 129 metri sul livello del mare, esattamente adagiata su di una collina e comunque a poca distanza dal mare africano che bagna spiagge dalla sabbia estremamente fine e scogliere frastagliate.
La storia cittadina probabilmente ha origini molto antiche, come del resto fanno supporre i resti di alcune necropoli indigene. Le prime notizie certe e documentate sulla città si hanno a partire esattamente dal 1310, quando, secondo Fazello, il barone Federico Chiaramonte fece riedificare un precedente fortilizio d'origine araba - Kalat-Sugul - distrutto dai Normanni.
Nel XV secolo il nobile catalano Corilles si
impadronì della signoria ed ottenne il privilegio di popolare la zona nelle strette vicinanze del castello. La
città nel corso della storia conobbe altri dominatori tra cui si ricordano i Bosco
(secolo XVII), i Filangeri ed i Bonanno (secolo XVIII). Attualmente il castello è di proprietà privata.
Posto all'estremità nord-ovest di un costone roccioso, il castello è stato il fulcro di sviluppo urbano della parte più antica dell'abitato di Siculiana.
La parte originaria dell'edificio presenta un impianto planimetrico composto da due corpi longitudinali convergenti formando una corte interna aperta.
L'ala meridionale è ad una elevazione, mentre quella settentrionale presenta una articolazione più complessa e doppia elevazione. Tutta la costruzione è realizzata in pietrame di gesso legato con abbondante malta.
Non sono presenti decorazioni di rilievo.
Tale struttura fortificata si presenta ai giorni nostri sotto un nuovo aspetto dovuto alle successive fasi di ristrutturazione subite. Probabili interventi furono conseguenti alla trasformazione del complesso in carcere nei secoli XIX-XX. Addirittura nel secondo quarto del secolo scorso fu demolita la parte del castello destinata ad abitazione e a locali di rappresentanza per far posto ad un edificio in stile neogotico la cui ultimazione è definita dalla data incisa su un pilastro del cancello di accesso alla corte interna, MCMXLII. Del complesso architettonico originario rimane soltanto la parte occidentale ove si trovano gli ambienti di servizio un tempo destinati a magazzini, stalla ed una chiesa dedicata a San Lorenzo.
T. Fazello, De Rebus Siculis decadae duae, Palermo 1556 (tr. it.: Storia di Sicilia, a c. di A. De Rosalia, Palermo 1990); V. Amico, Dizionario topografico della Sicilia tradotto e annotato da Gioacchino Di Marzo, 2 voll., Palermo 1855-1856; Castelli medievali di Sicilia. Guida agli itinerari castellani della Sicilia, Palermo 2001.