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Simone Brusca

 

     

Brendon è una creatura di Claudio Chiaverotti, noto anche per aver firmato numerosi albi di Dylan Dog tra cui alcuni molto amati dal pubblico come Goblin, Frankenstein e Il Buio.

Le avventure di Brendon D'Arkness si svolgono in un futuro non molto lontano in cui l'equilibrio climatico e geofisico della Terra è stato sconvolto dall'impatto con un gigantesco asteroide che ha sprofondato il pianeta nell'oscurità più completa.

Quando il sole finalmente sconfigge la "Grande Tenebra" l'umanità si risveglia scoprendo di avere perduto tutti i benefici della tecnologia e di essere precipitata nel disordine sociale di un nuovo Medioevo in cui gli individui sono spesso vittime della follia e della violenza tanto dell'uomo che della natura.

Fin dall'inizio dunque Brendon ha nella "transizione" la sua caratteristica determinante.

Il regresso del mondo in cui vive Brendon si segnala in vari modi, ogni centro abitato si autogoverna e non esistono strutture statuali. Il potere viene frazionato, quello politico è retto dal Borgomastro, quello militare dal Capo della milizia, sorta di corpo di polizia.

Il Borgomastro è in genere un personaggio carismatico, ma più una figura di riferimento che un vero e proprio leader, probabilmente perché la sua carica non è elettiva.

Infatti se il Borgomastro viene a mancare è il Capo della milizia che lo sostituisce, e non è raro che sia proprio questi ad uccidere il Borgomastro per prenderne il posto (vedi «Brendon» 15, La Leggenda di Lizard).

Anche l'economia è strutturata su base locale, ogni borgo tende ad essere autosufficiente per non essere costretto a reperire ciò che gli occorre all'esterno, esponendosi ai pericoli e alle difficoltà delle zone desertiche.

Come nel Medioevo spostarsi da un luogo all'altro è estremamente rischioso ed anche per questo chi affronta le insidie del viaggio non viene visto di buon occhio; chi viaggia lo fa in genere per sfuggire ad un pericolo e questo lo rende a sua volta un pericolo per la comunità.

Jack Clockwork entra in scena. Il mostro ai piedi di Jack Clockwork è ripreso dal particolare dell'Inferno Musicale riprodotto in basso.

Trittico delle delizie, particolare dell'Inferno musicale, 1503-1504, Madrid, Museo del Prado.

Brendon è un cavaliere di ventura, un incrocio fra un cavaliere errante e un investigatore privato, pur avendo un ruolo sociale egli è visto come un elemento perturbatore: la sua sola presenza è il segnale di un pericolo imminente.

L'avversione dei miliziani per i cavalieri di ventura nasce dall'antagonismo fra i tutori dell'ordine pubblico, e personaggi che come Brendon sono necessari laddove i primi falliscono.

Brendon D'Arkness simboleggia l'atmosfera di "transizione" che aleggia continuamente nelle sue avventure, con il suo continuo ed irrinunciabile errare.

Anche quando non ha un incarico preciso il suo imperativo è viaggiare, ciò è indubbiamente funzionale al fumetto: se Brendon fosse un pantofolaio non potremmo leggere le sue avventure.

Vi sono però motivi più profondi dietro l'ansia della partenza di Brendon: è l'insopportabile pesantezza della sua esistenza che lo spinge a vagare per ingannare il tempo, per non soffermarsi troppo sulla sua vita e sui suoi dolorosi ricordi.

è quindi raramente che lo si vede nella sua residenza, un antico e diruto maniero mantenuto abitabile da Cristopher, un automa della vecchia era.

A tal proposito va aperta una piccola parentesi sui "residuati" tecnologici che popolano questo mondo.

Cristopher è uno dei pochi mezzi moderni ancora funzionanti, molti altri "ritrovati" dei nostri tempi vengono adoperati per fini diversi da quelli originali, lo spazio vuoto lasciato dalla scienza è stato colmato in vari modi, per esempio la magia e l'erboristeria hanno sostituito la medicina insieme a vaghi ricordi delle pratiche chirurgiche.

Tutto questo contribuisce a rendere Brendon un fumetto sempre in bilico fra passato e futuro, in un presente che sembra irreale, inafferrabile, enigmatico e sfuggente.

Da tale desolazione nasce anche la struggente necessità d'amore che Brendon non riesce mai totalmente a soddisfare, sia perché ha perso Anja, il suo grande amore (vedi il numero 2, Lacrima di Tenebra), sia perché dietro al suo bisogno di amore come a quello di viaggiare si cela in realtà il desiderio di evadere la realtà che lo opprime.

Lo stesso autore del resto, ammiccando al lettore, ha dimostrato come solo in uno stato di allucinata amnesia Brendon potrebbe condurre una vita "normale" (vedi il numero 10, Il Riflesso del male).

La Notte delle streghe (n. 17) col suo straordinario impatto visivo focalizza le caratteristiche fondamentali di Brendon: i temi del viaggio, della sospensione tra passato e futuro, della magia e delle fantasie allucinate di un presente che sembra reale più nei sogni dei personaggi che nel loro vissuto quotidiano.

Mai offrire da bere ad uno sconosciuto. Il mostro dal naso a flauto è ispirato al particolare dell'Inferno
Musicale
riprodotto in basso.

Trittico delle delizie, particolare dell'Inferno musicale, 1503-1504, Madrid, Museo del Prado.

Le mostruose ma affascinanti creature disegnate da Emiliano Simeoni e ispirate all'iconografia di Jeronimus Bosch (Trittico delle delizie, particolari dell'Inferno musicale, 1503-1504, Madrid, Museo del Prado) non sono che l'ideale corredo di un fumetto che è meno lontano dalla realtà di quanto si possa pensare.

               

   

   

      

©2001 Simone Brusca

   


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