a cura di Laura Cannalire
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Immagini dell'abbazia di Montevoglio.
L'abbazia di Montevoglio si trova lungo l'appennino bolognese, esattamente a 25 chilometri da Bologna e da Modena. Montevoglio si presenta come un'antica fortezza trecentesca, favorita dalla posizione naturale, che lascia intravedere i resti delle mura merlate e le torri, ricordando che essa sorge sull'antica via Francigena. La chiesa racchiude tra le sue mura la sua storia, infatti Montevoglio nasce dall'espansione etrusca, come testimoniano i reperti del V secolo, seguita poi dall'arrivo dei Romani, come fanno ben immaginare i frammenti delle colonne e la larga lapide da cui è stata ricavata la mensa dell’altare centrale della cripta. Ai Romani si succedettero i Longobardi, come mostrano le formelle rettangolari di marmo. Intorno al 1000 l'abbazia di Montevoglio divenne parte del regno di Matilde di Canossa, che la restaurò. L'abbazia
è stata dedicata a Santa Maria Assunta: in questa chiesa fin dal 1527
si svolge,
il 25 marzo di ogni anno, la cerimonia della “consegna del Cero
Votivo” da parte delle Autorità alla Vergine, in memoria della
prodigiosa liberazione dall’assalto dei Lanzichenecchi, avvenuta nel
giorno dell’Annunciazione nell’anno 1527, grazie ad
un'improvvisa e imponente nevicata. L'abbazia
di S. Maria è appartenuta prima ai Canonici Regolari di S. Frediano
di Lucca, poi nel 1455 passò ai Canonici Lateranensi di San Giovanni
in Monte di Bologna. Essa
viene ricordata anche per aver ospitato Ugo Foscolo che,
sotto mentite spoglie, venne sospettato di essere una spia austriaca e
pertanto venne imprigionato. La
chiesa, restaurata intorno al 1924-30, mostra una facciata molto
semplice decorata con una bifora mentre il campanile quattrocentesco
si solleva sopra l'abside. L'abbazia all'interno presenta una suddivisione in tre navate delimitate dalle arcate ogivali mentre il presbiterio è sopraelevato e conserva un antico crocifisso ligneo. La cripta dell'abbazia è divisa da quattro campate di pilastri e colonne; nella navata destra si trova la vasca battesimale a immersione, mentre le absidi sono decorate con affreschi del XV-XVI secolo. Dell'arredo
dell'abbazia si ricorda una tela,
L'Assunta,
attribuita a Lorenzo Costa e ora conservata presso la Pinacoteca
Nazionale di Bologna.
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©2006 Laura Cannalire. Vietata la riproduzione non autorizzata.