Innesco |
Congegno che, inserito
nella spoletta, determina l'accensione della carica di lancio. |
IPOCAUSTO |
Sistema di riscaldamento
con fuoco esterno e condotte dei fumi sotto il pavimento. |
Isodomi |
Blocchi di pietra
disposti in filari di uguale altezza e spessore, secondo l'uso
dell'opera quadrata greca, etrusca e romana. |
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LATRINA A BERTESCA |
Servizio igienico in
muratura aggettante dalle mura per consentire la caduta dei liquami
all'esterno. Detta anche latrina pensile. |
LATRINA IN
SPESSORE DI MURO |
Servizio igienico
ricavato nello spessore delle murature. |
Lizza |
Area interna destinata a
corse, gare e tornei cavallereschi (viene da qui il detto "scendere in
lizza"). In caso di attacco, serviva per evitare l'avvicinamento di
torri alla cortina interna e per intrappolare tra due muri il nemico che
avesse superato la prima cortina. |
Loggia |
Organismo architettonico
aperto su uno o più lati formati da colonne o pilastri. Se è posto a
piano terra coincide con il portico. |
Loggiato |
Passaggio aperto su
cortili o giardini in uno o più ordini sovrapposti. |
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manganO |
Macchina con cui si
scagliavano pietre o altri corpi nell'interno del castello o al di là di
una cinta muraria. |
MANIERO |
Termine di derivazione
francese per indicare solitamente un castello residenziale o un centro
agricolo fortificato. |
Mantelletta |
Specie di sportello
rotante realizzato in legno e rivestito di lamiera incernierato tra due
merli atto a coprire il vano intermedio e a proteggere il tiratore. |
Marcapiano |
Cornice o fascia
ornamentale che, nel prospetto di un edificio, divide un piano
dall'altro. |
Merloni |
Grossi
merli posti tra due cannoniere atti a
resistere meglio ai colpi d’artiglieria e a deviare i colpi nella
fortificazione moderna. Hanno superficie superiore inclinata e lati
svasati verso l’esterno. |
metapirgio |
Termine dotto usato nel significato
generico di distanza intercorrente tra due torri o bastioni di una cinta
difensiva; rappresentava il tratto di cortina compreso tra due torri
contigue usate per il tiro di fiancheggiamento con archi. Corrispondeva
a circa 16,20 metri.
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mezzaluna |
Vedi
rivellino. |
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noce |
Era chiamato così un
particolare proiettile di legno a forma ovale, lanciato dalle balestre. |
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onagro |
Macchina per il lancio di
pietre e altri proiettili simili, più potente e distruttiva della
catapulta. |
Oppidum |
Borgo circondato da mura;
anche fortezza, castello robusto. |
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palandra e bombarda |
Mortaio fuso con il
basamento e installato su navi, particolarmente usato per bombardare dal
mare le città scavalcandone le mura. |
parianetta |
Traversa posta sulle
cortine per proteggere i difensori dagli effetti dei tiri d'infilata del
nemico. |
Piazzaforte |
Struttura difensiva
altamente fortificata spesso sede di guarnigioni militari. Anche
località fortificata in modo permanente, solitamente utilizzata come
base d'operazioni. |
Piazzola |
Piattaforma per la
collocazione di un pezzo di artiglieria. |
Piedritti |
Struttura o elemento
verticale con funzione di sostegno. |
Piombatoia |
Vedi
caditoia. |
Poliorcetica |
Termine di derivazione
greca che indica l'arte di assediare ed espugnare le città fortificate. |
Polveriera |
Locale adibito a deposito
di esplosivi, è detto anche "magazzino a polvere". |
Postierla, pusterla |
Piccola porta o stretto
passaggio, di solito solo pedonale, aperta nelle mura. Spesso
laterale alle porte maggiori e con propria levatoia. |
Poterna |
Solitamente era formata
da una porta, spesso nascosta o mascherata, che si apriva sulla cinta
esterna di un sistema di mura difensive per consentire sortite verso il
campo nemico; anche galleria in muratura che
attraversava una cinta fortificata mettendo in comunicazione l'interno
del castello con il fossato. Nella foto, la poterna del castello
spagnolo di Zamora.
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Puntone |
Torre ad angolo sporgente
dalle mura verso l'assediante. Generalmente pentagonale, è opera di
transizione tra torri e bastioni. Indicò all'inizio, nel secolo XV, il
bastione stesso. |