Francesca Mercadante è di professione geologo. Parrebbe dunque strano, a tutta prima, che possa aver prodotto qualcosa di attinente alla storia medievale. E invece, come anche Adalgisa De Simone riconosce nella presentazione del volume, il geologo, stavolta, ha saputo "fare Storia". Lo ha fatto fonti alla mano, ma anche e soprattutto usando la propria specificità professionale.

L'autrice si è impegnata in una nuova lettura del territorio che si sviluppa a ovest di Palermo, basandosi sull'analisi delle tracce e dei fattori morfoambientali. Ne è scaturita, fra l'altro, una revisione delle determinazioni topografiche a cui era giunto Michele Amari, il grande islamista ottocentesco, quando volle interpretare i dati riportati nel Libro di re Ruggero, scritto dal geografo al-Idrisi nel XII secolo. Si è perciò potuto localizzare meglio i siti di Barqua, Marsa at-tin, Ghalah e Giazirah, spostandone la canonica ubicazione in luoghi più convincenti.

Fra i pregi del libro salta dunque agli occhi innanzitutto l'adozione di una diversa metodologia di studio storico del territorio, fondata sulla convergenza di scienze apparentemente distanti. Ed è questo, probabilmente, il valore aggiunto dell'opera, al di là delle pur opportune revisioni di opinioni certamente ormai datate.

Volumi per recensioni a: Vito Bianchi, via del Calvario 1, 72015-Fasano (BR).

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