Cenni
storici.
Alla fine del XV
secolo, sotto il Duca di Bretagna Francesco
II, il borgo di pescatori acquisisce importanza. Il
Duca prescrive nel 1486 di costruire lì una Torre
“per ivi tenere dei
cannoni” e comandare così l’entrata in
rada. Ma Francesco II muore senza aver messo in esecuzione
questo progetto.
Rimasta senza difesa, Blavet viene incendiata nel
1558 dagli Inglesi e l’
11 giugno del 1590 al tempo della Guerra
della Lega (NdT:
lega di cattolici del XVI secolo per combattere i
Protestanti), gli abitanti di Blavet prendono le parti del
Regno.
Il Duca di Mercoeur chiede soccorso in truppe e
denaro agli Spagnoli. Filippo II,
Re di Spagna, acconsente, a patto di ricevere come piazzaforte
un porto alla foce di Blavet.
Il
25 agosto 1590, il suo capitano, don Diego Brochero,
introduce una squadra a Blavet, dove lo raggiunge in
ottobre don Juan Del Aguila, Maresciallo di Campo, con tremila
uomini. Ed è così che, dopo più
di cento anni, il progetto del Duca Francesco II
trova esecuzione.
Non
soddisfatto di rialzare le trincee della città, don Juan
Del Aguila pose la prima pietra d’una fortezza,
battezzata, dal suo nome stesso, “Fuerte
del Aguila” (Forte dell’Aquila). Nel
dicembre del 1590, su progetto dell’ingegnere Cristobal
de Rojas, la costruzione comincia; essa viene considerata
finita nel febbraio del 1591, ma non comporta che il Torrione
ed i Bastioni III e IX,
ancora privi dei loro orecchioni esterni che saranno
aggiunti poco tempo dopo. Il grande fossato è in corso
d’opera, così come una palizzata che protegge il fronte
di mare e dalla quale si tende una catena fino alla rupe
de la Jument.
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