Gran bella storia, cari amici, quella di Port Louis … non è vero ?

Piena di colpi di scena, di titoli venduti per denaro, di Re distratti e smemorati che assegnano  titoli a più personaggi diversi, di costruzioni e demolizioni, di figli che realizzano il sogno dei padri … una storia che fa pensare ai romanzi di “cappa e spada” (solo che la Storia - quella vera, quella umana – è sempre più complessa e sorprendente di qualunque invenzione romanzesca …).

“Ma che diavolo c’entra” – avrà detto qualcuno – “quella nave, quando qui si parla di Castelli ??”…

“Ma quale nave ?” – rispondiamo noi – “Forse quella della foto qui sotto ?? “

Beh, in fondo, quel qualcuno ha ragione … non abbiamo spiegato il motivo della presenza di questa nave a Port Louis … ( ma è sempre il “qualcuno” della puntata in Puglia ?!? …  comunque l’amico è astuto, non c’è che dire … ).

Inoltre, la nave non si trova a Port Louis, bensì a Dunkerque … e la questione si ingarbuglia ancor di più …

Opportuno a questo punto dare una breve spiegazione...

Il Veliero “Duchesse Anne”.

  Il Veliero fu costruito in Germania e varato il 7 marzo 1901 a Bremerhaven con il nome di “Großherzogin Elisabeth” (NdT: “Granduchessa Elisabetta”) su incarico della “Deutscher Schulschiff Verein” (NdT: “Associazione Tedesca Navi Scuola”), con il compito di istruire i futuri Ufficiali e Sottufficiali della Marina Militare e Mercantile Tedesca.

  Alla fine della II Guerra Mondiale, il Veliero fu ceduto alla Francia come risarcimento per i danni di guerra, ove fu ribattezzato “Duchesse Anne”; ma non fu mai utilizzato, se non solo come nave-alloggio, e non navigò mai più.

Posto in disarmo e condannato alla demolizione nel 1961, fu in un primo tempo salvato dall’interesse all’acquisto dimostrato dal Museo Navale di Port Louis (NdT: ecco il motivo della sua presenza nel francobollo) che, se non altro, perlomeno ne differì la demolizione; il progetto di Port Louis purtroppo fallì, ma venne ripreso dal Museo Portuale di Dunkerque, che fortunatamente è riuscito nell’intento di salvare il Veliero.

Restaurato completamente e riportato allo splendore originale e nei colori originali, lo splendido Veliero a tre alberi “Duchesse Anne” fa oggi bella mostra di sé ed è visitabile dal luglio 2001 presso il Museo Portuale di Dunkerque (che ringraziamo di cuore, per aver salvato questa meravigliosa nave).

E per questo nuovo incontro, cari amici, ci troviamo su un’isola - Belle Ile en Mer - per visitare ancora una fortezza : la Cittadella di Vauban.

Il Maresciallo Vauban fu uno dei più grandi architetti militari di Francia. Le costruzioni, modifiche e ristrutturazioni su nuovi progetti o su Castelli e Fortezze preesistenti, da lui effettuate nel XVII secolo, hanno mutato profondamente lo scenario della guerra di difesa e di controllo del territorio. In realtà, la mole di lavori da lui eseguiti si può a ragione definire la creazione di un vero e proprio sistema difensivo fortificato per l’affermazione della Francia come Stato-Nazione. Ma vediamo, ora una cartina più in dettaglio dell’isola di Belle Ile en Mer ed una foto della Cittadella di Vauban …

Cenni storici.

Vindilis (in gallico) Guedel o Guerveur in bretone, Belle Isle … abitata fin dalla più lontana antichità (dolmen, menhir) fu la più bella delle Isole Venete fino a che, a seguito della vittoria navale di Cesare sui Veneti ( 56 a.C ), ella non divenne romana e lo rimarrà per tre secoli. Saccheggiata dai pirati Sassoni (280), invasa dai Normanni (910), preda data in pasto senza difesa a tutti gli schiumatori dei mari, Guedel fu nel frattempo “una delle più belle zone del patrimonio dei Conti di Cornovaglia” finchè il Duca di Bretagna Goffredo I se ne impossessa e ne fa dono all’Abbazia di Redon (1006). Durante cinque secoli l’isola resta di proprietà dei monaci ed è incessantemente attaccata dai pirati e dalle flotte nemiche.