Cari
amici, avevamo terminato la puntata precedente dicendo che
ci saremmo recati in una Regione più a Nord
… ed in effetti ci troviamo in Lombardia.
Chi scrive è lombardo, per cui consentitegli di
illustrarvi il significato della Bandiera della Regione
Lombardia (con il sincero rammarico di non poter fare
altrettanto per le altre belle Bandiere delle nostre
Regioni Italiane … non per cattiva volontà, ma solo
perché chi vi scrive non è stato in grado di trovare
alcunchè in proposito…).
Dunque, approfondiamo il significato
della Bandiera Lombarda, che è – solo
all’apparenza -semplice, ma carica di profondi
significati :
Lo sfondo verde scuro
della Bandiera simboleggia – intuitivamente – le
pianure di Lombardia, Regione che non ha sbocchi sul mare,
che si trova al centro della pianura padana e che, da
sempre, è ricca di coltivazioni agricole e di prati per
la pastorizia e per gli armenti.
Al centro, in bianco, è simboleggiato un
quadrifoglio – simbolo di ricchezza e di fortuna
– che altro non è che una rara espressione quadrifoglie
del più semplice, ma ricchissimo, trifoglio, alimento
principe e pregiato degli erbivori, di cui la Lombardia è
da sempre ricca.
Proprio il trifoglio è stato prescelto per rappresentare
l’enorme fortuna naturale che la Lombardia ha da sempre
avuto, fin dai tempi di Belloveso
e dei Romani poi, ovvero la possibilità, tramite i “fontanili”
e le “marcite”
di avere almeno tre raccolti di foraggio all’anno
(essenziali alimenti per la pastorizia) e fino anche a quattro
raccolti annuali, grazie alla ricchezza di acque,
alla tecnica del “maggese” e nonostante il clima tradizionalmente rigido e
nebbioso di questa Regione, che, non per nulla, viene
anche definita la “Germania d’Italia”. A tale
proposito, è opportuno citare un formaggio tipicamente
lombardo : il “quartirolo”,
sapido, bianchissimo e solido come una mattonella, tanto
da essere adatto ad essere fritto ed anche utilizzato in
preparazioni molto calde, come gli “umidi di carne ”,
senza che, per questo, si “sfaccia” o – per dirla
alla romana – si “ammosci” a fare acqua …
Questo formaggio – il “quartirolo”,
appunto – deriva il suo nome dal fatto di essere, ancora
oggi, prodotto dal “quarto”
foraggio dell’anno, ovvero da quello invernale, grazie
appunto ai “fontanili”
(oggi pressoché scomparsi, allo stato originario) ed alle
“marcite”
tuttora presenti sotto forma moderna ed industriale.
L’avere
a disposizione dell’erba “fresca” in pieno inverno,
comporta il vantaggio di una produzione di latte naturale
derivato da “erba” e non da “fieno”, e quindi più
ricco di proteine e grassi e di maggiore quantità
rispetto a quello prodotto “da fieno”, inoltre con
costi di conservazione del foraggio quasi assenti o
ridotti e maggiore resa del prodotto finale.
Da qui la originaria ricchezza naturale della Regione, che
fu poi incrementata dalla propensione lombarda
all’industria – parliamo di quella medievale
– per la manifattura in particolare dei tessuti di uso
comune, come la canapa (con i broccati, Venezia vestiva
gli abbienti; con la canapa, Milano vestiva tutti gli
altri …).
C’è anche un terzo elemento
da considerare nella Bandiera Lombarda : il quadrifoglio
è stilizzato e – dalla immagine da noi creata qui sotto
– si può notare che
-
il quadrifoglio è formato da cinque cerchi
(gialli) di uguale
diametro per le foglie ed il centro del quadrifoglio
stesso.
-
Questi cerchi sono equidistanti fra loro,
come dimostrano i quattro cerchi inscritti in arancione
(a destra la Bandiera originale). |