Medioevo filatelico, Dante Alighieri, a cura di Ruggero Gormelli, pagina 4

Il quarto ed ultimo francobollo della serie, a differenza dei tre precedenti, si discosta dalla Divina Commedia e rappresenta invece un busto bronzeo di Dante del XV secolo, che è conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Cat. Bolaffi no. 1029; Cat. Yvert & Tellier no. 933. Dentellatura 14 x 13 ½ o 13 ½ x 14.

è interessante ora leggere cosa scrisse di Dante un suo quasi contemporaneo (“quasi” perché, sebbene le date di nascita e di morte dell’uno e dell’altro in parte si sovrappongano, non vi fu possibilità alcuna che i due si conoscessero in modo, per così dire, “concreto”, dato che, quando Dante morì, nel 1321 all’età di 56 anni, il suo “contemporaneo” era vivo sì, ma di anni ne aveva solo otto!). Eppure Giovanni Boccaccio – è a lui infatti che si riferisce l’appellativo di “contemporaneo” di Dante – negli ultimi anni della sua vita scrisse una cosiddetta opera minore, il Trattatello in laude di Dante, nel quale egli così si esprime riguardo all’aspetto ed ai modi di colui che verrà, a giusta ragione, definito come il “Sommo Poeta”, ovvero:

Questa descrizione influenzò molto l’iconografia ufficiale di Dante. A questo proposito, si confronti non solo il busto presentato dianzi, bensì anche l’illustrazione prescelta da altre Amministrazioni Postali per alcuni francobolli che celebrano Dante, e precisamente: