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Masaccio e i pittori del suo tempo agli Uffizi
Firenze - Galleria degli Uffizi
16 ottobre 2001 - dicembre 2002
In occasione delle Celebrazioni per il VI Centenario della Nascita di Masaccio, la Galleria degli Uffizi ha realizzato un itinerario su Masaccio e i pittori del suo tempo all’interno del museo. Tredici dipinti a partire dai due capolavori di Masaccio: Madonna del cardinal Casini e Sant’Anna Metterza e opere di Giovanni del Ponte, Gherardo Starnina, Lorenzo Monaco, Gentile da Fabriano, Masolino, Beato Angelico e Paolo Uccello. In particolare sarà di nuovo visibile, dopo una lunga permanenza nei depositi, la Predella di San Pier Scheraggio di Giovanni del Ponte.
Il percorso, curato da Alessandro Cecchi, direttore del Dipartimento della Pittura dal Medioevo al Primo Rinascimento, e Lucia Aquino, si propone di fornire al visitatore una visione d’insieme sull’arte fiorentina nei primi trent’anni del Quattrocento. Per questo ogni opera è accompagnata da una legenda che fornisce informazioni dettagliate non solo sull’artista ma anche sulla committenza, sul luogo di provenienza e sul contesto in cui gli artisti operarono.
Il percorso illustra come a Firenze, nei primi trent’anni del Quattrocento, si assista all’affermarsi dell’Umanesimo e al progressivo abbandono degli stilemi tardogotici, che, tuttavia, continuano a godere di un certo successo fra i committenti del tempo.
Accanto a pittori ancor gotici come lo Starnina, rappresentato nel percorso da una Madonna dell’Umiltà, o Giovanni del Ponte, infatti iniziano ad affermarsi a Firenze artisti come Lorenzo Monaco, pittore e miniatore squisito, con la monumentale Incoronazione della Vergine e la preziosa e fiabesca Adorazione dei Magi, e il forestiero Gentile da Fabriano, il maggiore esponente della cultura tardogotica in Italia, chiamato a Firenze dal ricco e colto Palla Strozzi. La sua presenza fu determinante, testimoniata nel percorso da due opere capitali quali l’Adorazione dei Magi del 1423, dipinta per la cappella Strozzi in Santa Trinità, e i Santi Quaratesi del 1425, appartenuti al polittico di San Niccolò, disperso in collezioni italiane e straniere.
Esponente di spicco di quella cultura raffinata fu anche Masolino, artefice sensibile, ma ben presto oscurato dalla fama del suo più giovane e rivoluzionario compagno, Masaccio, con cui nel 1424-1425, condivise l’esecuzione della Madonna col Bambino, Sant’Anna e Angeli, la cosiddetta Sant’Anna Metterza e quella degli affreschi della Cappella Brancacci al Carmine.
Di Masaccio agli Uffizi, ed ora esposta nel percorso, è conservata anche la
piccola e tarda Madonna col Bambino appartenuta al cardinal Casini, in cui non
manca di affascinare la realistica resa degli affetti e l’intimità
scherzosa fra madre e figlio, definita per questo dal Longhi come “Madonna
del solletico”.
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Portale ufficiale del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del VI Centenario della Nascita di Masaccio: www.masaccio-online.it/index.shtml