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Scrinium Cardinalis
Un tesoro medievale per Palazzo Madama
a
cura di Federica
Sesia
Torino - Palazzo Reale, Salone degli Svizzeri
14 settembre 2004 - 14 novembre 2004
LA MOSTRA
La Fondazione Torino Musei presenta nel Salone degli Svizzeri di Palazzo Reale di Torino l’importante acquisizione dello Scrinium del cardinale
Guala Bicchieri che andrà ad arricchire la collezione del Museo Civico d’Arte Antica e Palazzo Madama di prossima apertura.Lo Scrinium appartiene alla serie di tre scrinei e due cophani
citati nel testamento del cardinale datato 1227.
Per l’eccezionalità delle sue dimensioni e raffinatezza della
decorazione può essere confrontato con i soli esemplari oggi conservati del
Metropolitan Museum di New York, del Musée du Louvre di Parigi del Museo Leone
di Vercelli, o delle istituzioni
religiose della Cattedrale di Acquisgrana e dell’Abbazia di Longpont.
Il percorso di visita, che parte dello Scrinium, posizionato al centro del Salone degli Svizzeri, consiste nella visione di due video che descrivono il manufatto, illustrandone la decorazione, e l’entusiasmante vita del cardinale Guala Bicchieri, personaggio d’ingegno e straordinario intuito politico tanto da essere coinvolto nelle vicende più complesse della sua epoca.
Un prezioso baule di viaggio e una sontuosa ultima dimora
Lo scrinium è stato identificato dagli studiosi come uno dei tre
“scrinei operis lemovicensis”
commissionati dal cardinale Guala Bicchieri, raffinato collezionista e cultore
d’arte, a botteghe orafe di Limoges specializzate nel XII-XIII secolo nella
produzione di arredi sacri e
profani.
In questi bauli il cardinale custodiva i documenti più importanti
e gli oggetti più preziosi che portava con sé durante i suoi viaggi; in
particolare nello scrinium esposto a Palazzo Reale venivano riposti gli arredi
liturgici della cappella cardinalizia del Palazzo romano di Guala Bicchieri.
Il cofano venne ritrovato nel 1823-1824 dall’architetto Carlo Emanuele Arborio Mella durante i lavori di
restauro dell’Abbazia di Sant’Andrea di Vercelli.
Lo scrinium era murato nella
parete sinistra del presbiterio della Chiesa e risultò contenere le spoglie
del cardinale, morto a Roma e
traslato in un secondo tempo a Vercelli, nell'Abbazia di cui era stato il fondatore.
Dopo il ritrovamento, i resti di Guala Bicchieri furono trasferiti
in una nuova cassa e collocati nella Chiesa vicino all'altar maggiore, mentre
lo scrinium fu donato dall’arcivescovo all’architetto Mella che procedette
ad un restauro del manufatto.
La tipologia cui appartiene il cofano risale ad una produzione
antica delle botteghe di Conqes e Limoges dell’inizio del XII secolo.
I sette medaglioni sulla fronte del baule mostrano motivi zoomorfi realizzati in rame lavorato a sbalzo,
traforato, inciso a bulino, e infine dorato. Il bordo è in smalto champlevè
blu, turchese e bianco.
Il riferimento culturale di questi medaglioni è sicuramente di
origine romanica e si ritrovano chiare allusioni a smalti realizzati in
Aquitania nella prima metà del XII secolo.
La serratura del cofano è in rame sbalzato, traforato, inciso e
dorato, raffigurante due creature ibride, uomini-aquila; si tratta di un
motivo ornamentale che riecheggia il gusto della corte dei sovrani
Plantageneti (l’Aquitania entro cui confini si trovavano Limoges e Conques
era stata portata in dote ad Enrico II Plantageneto)
Gli otto medaglioni, posti sui fianchi dello scrinium, presentano
smalti chaplevè per gli sfondi dei decori e figure umane e di animali in rame
dorato resevè inciso a bulino. Queste figure
mostrano uno straordinario gusto naturalistico che richiama modelli romanici e
soggetti iconografici legati al tema dell'amor cortese e della poesia
trobadorica.
L'abbazia di Sant'Andrea di Vercelli e, a destra, un angelo con l'anima di sant'Andrea
Nasce a Vercelli intorno
al 1150-1160 da una famiglia ghibellina
inserita nelle principali istituzioni del Comune e in quelle ecclesiastiche.
Guala comincia a frequentare gli studi presso la Cattedrale di
Sant’Eusebio, per poi perfezionare la propria cultura giuridica a Bologna.
Nel 1205 viene creato cardinale dal papa Innocenzo III, e nel 1207
inizia la sua carriera di legato papale destinato
a missioni molto delicate in Francia e in Inghilterra.
Nel 1208 si attesta la sua presenza in Francia per predicare la crociata e riformare i costumi del clero; a questo periodo risale probabilmente la costruzione dei tre cofani nelle botteghe di Conques e Limoges.
Nel 1216 gli viene conferito un incarico molto complesso: frenare
le aspirazioni del principe Luigi VIII, figlio del re di Francia, alla corona
inglese.
In Inghilterra, infatti, era divampata una rivolta tra gli
aristocratici che si rifiutavano di riconoscere Giovanni Senza Terra quale
loro sovrano, poiché aveva dichiarato nulla la Magna Charta.
Guala, giunto in Inghilterra, si trova a dover gestire una
difficile situazione ,aggravata anche dalla morte di Giovanni Senza Terra, che
lo designa reggente per il figlio
Enrico III.
Il cardinale, coadiuvato dal conte di Pembroke, rafforza i poteri del futuro sovrano e riesce ad ottenere per lui un grande consenso tra
le file dei nobili e del clero.
Dopo numerose sconfitte Luigi VIII è costretto a ritirarsi, e
viene costretto a firmare il trattato di Lambeth e la pace di Merton, che sancisce la fine
delle mire espansionistiche dei francesi.
Enrico III,
in segno di
riconoscenza, dona in perpetuo al cardinale le rendite della Chiesa di Sant’Andrea di Chesterton che verranno poi percepite dall’Abbazia di Sant’Andrea di Vercelli.
Nel 1219, per volere di Guala, iniziano i lavori di Sant’Andrea di
Vercelli, alla cui costruzione concorrono maestranze antelamiche e nordiche.
L’ultima delegazione del cardinale risale al 1225 in Campania
presso Federico II, che dimostra il suo apprezzamento con l’emanazione di un
diploma imperiale di protezione per l’Abbazia di Sant’Andrea.
Guala Bicchieri muore a
Roma due anni dopo e le sue spoglie vengono tumulate a San Giovanni in
Laterano.
Nel testamento il cardinale designa come propria erede l’Abbazia
di Sant’Andrea, e oltre a donare reliquiari, orificerie e arredi sacri, lascia anche la propria biblioteca che constava di centotrenta
manoscritti redatti tra l’XI-XII
secolo in ambito anglo-normanno ed
inglese. Purtroppo solo alcuni testi sono giunti fino a noi, e tra questi
spicca una Bibbia tedesca del XIII secolo, forse dono di Federico II.
PER SAPERNE DI PIù
SCRINIUM CARDINALIS. Un tesoro medievale per il Museo Civico d’Arte Antica di Torino, testi di Simonetta Castronovo, immagini di Pino dell’Aquila. Edito dalla Fondazione Torino Musei-Museo Civico d’Arte Antica e Palazzo Madama 2004. Schede a cura di Enrica Pagella, direttore del Museo civico d’Arte Antica e Palazzo Madama di Torino.
Simonetta C
astronovo, Il tesoro di Guala Bicchieri cardinale di Vercelli, in G. Romano, Gotico in Piemonte, Torino 1992.E.T
aburet-Delahaye e B. Drake Bohem, L'Oeuvre de Limoges. Emaux limousins du Moyen Age, catalogo della mostra, Parigi-New York 1995-1996.
INFORMAZIONI
©2004 Federica Sesia