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Tradizionalmente,
gli storici hanno associato gli Unni apparsi ai confini d'Europa nel
![]() Il punto di partenza per lo sviluppo di concezioni alternative è sempre stato il brano di Ammiano in cui lo scrittore latino riporta che gli Unni erano calati dal nord, dalle aree del "chiuso oceano di ghiaccio" [3], dando credito a ipotesi relative a origini ugro-finniche degli Unni. In effetti, però, studi recenti sono giunti ad affermare che le due scuole di pensiero non siano forzatamente in contrapposizione e che, invece, esista una possibilità di sintesi tra esse: gli Unni, in realtà, non sarebbero stati un popolo etnicamente omogeneo, quanto, piuttosto, una sorta di lega di etnie diverse, di origine turca, jenisseica, tungusa, finnica, iranica e mongolica [4]. Ciò è possibile a ![]() In questo quadro, come ha affermato Walter Pohl , "tutto ciò che possiamo dire in modo sicuro è che il nome Unni, nella tarda antichità stava unicamente a rappresentare alcuni gruppi di leader di grande prestigio di guerrieri della steppa" [5]. Quasi paradossalmente, dopo tutte le discussioni che hanno punteggiato gli ultimi due secoli, comunque, è fortemente possibile che, anche all'interno di una teoria allogenetica, il nucleo primario degli Unni fosse proprio quello degli Xiongnu indicato da De Guignes. Ma chi erano questi guerrieri delle steppe, che, da oriente a occidente, seminarono il terrore ovunque giunsero?
![]() Di certo, il sovrano Xiongnu più antico fu Touman, che regnò tra il 220 aC e il 209 aC.: durante il suo regno, egli unì le tribù nomadi che vivevano in Mongolia e invase la parte settentrionale della Cina, facendo sì che, con gli enormi pascoli di nuova acquisizione, l'economia Xiongnu, nomadico-pastorale e, quindi, fortemente dipendente da pianure erbose, prosperasse. ![]() Dopo aver proceduto ad una radicale riorganizzazione dell'esercito, Modu marciò sui Donghu, vicini orientali degli Xiongnu, e li portò sotto il suo dominio nel 208 aC. Dopo la campagna contro i Donghu (che si scissero in seguito nei Wuhuan e negli Xianbei dai quali discesero i Mongoli), egli sconfisse i popoli turchi che vivevano nel nord della Mongolia (ad ![]() In seguito, combatté per tre anni contro la dinastia Han in Cina e sconfisse il re Han Gaodi, costringendolo al pagamento di tributi annui, ma non tentò mai di invadere completamente la Cina, ben sapendo che una dinastia straniera non avrebbe potuto resistere al governo di un paese così vasto per lungo tempo.Quando Modu morì, il suo impero si estendeva dalla Corea al Lago Balkash a occidente, fino al lago Baikal a nord e fino al Tibet a sud. Il suo successore fu Kumite (noto anche Laoshang Kumite Chanyu), che regnò tra il 174 a.C e il 160 a.C. Durante il suo regno, gli Xiongnu mantennero la loro forza e riuscirono a penentrare in profondità nella Cina centrale, arrivando vicino a Chang'an (capitale Han) nel 166. Kumite aveva però commesso l'errore di sposarsi con una principessa Han, aprendo così i territori Xiongnu all'arrivo di spie Han travestite da ufficiali e diplomatici. Queste spie portarono i popoli soggetti a rivoltarsi contro i loro padroni, cosa che, conseguentemente, portò alla rottura dell'unità del vasto impero Xiongnu (una di tali spie, Zhang Qian, divenne famoso per aver sobillato gli Yuezhi a ribellarsi, e, sebbene catturato dagli Xiongnu e costretto a rimanere con loro come un prigioniero per dieci anni, quando tornò a Chang'an nel 126, portò con sé importanti informazioni circa i popoli e le città delle zone che aveva visitato, fornendo dati che avrebbero poi aiutato notevolmente i Cinesi a espandersi più facilmente in Asia centrale). ![]() Nel 54 a.C., gli Xiongnu orientali si ritirarono nella zona di Ordos mentre gli Xiongnu occidentali iniziarono a migrare in Soghdiana e in Transoxiana, dove creare un nuovo impero nei pressi del fiume Talas. Sotto il regno di Zhizhi Chanyu, a partire dal 51 a.C., gli Xiongnu occidentali conquistarono un gran numero di territori, fino a porre il Regno di Kangguo (Samarcanda) sotto vassallaggio e, nel 41 a.C., Zhizhi Chanyu costruì una capitale fortificata nella valle di Talas. Tuttavia, nel 36 a.C., gli Han attaccarono la capitale di Zhizhi Chanyu, distuggendola, uccidendo il re e ponendo fine all'impero Xiangnu occidentale. ![]() A questo punto, comincia il "periodo oscuro", della durata di oltre 200 anni: non sappiamo assolutamente nulla di quello che accadde in seguito e possiamo solo ipotizzare che i resti dei due imperi Xiongnu si ritrovarono dispersi nel Turkestan occidentale per lungo tempo, fino a quando non ebbe inizio una migrazione verso ovest, circa verso il 350 d.C., quando, sotto la guida del loro leader Balamir, gli Xiongnu entrarono nel territorio del Regno ostrogoto in Ucraina nel 375, e diedero inizio all'epopea dell'Impero unno europeo [6]. Ma siamo davvero certi che le cose siano andate così?
![]() ![]() ![]() Altri elementi, per altro rendono il riconoscimento ancora più complicato: ad esempio, mentre gli Unni praticavano sicuramente forme di deformazione cranica artificiali, non vi è alcuna prova di tale pratica tra gli Xiongnu, così come risulta che i Cinesi, scontrandosi con gli Xiongnu intorno al 349 a.C., li descrivessero con folte barbe, il che contrasta con la scarificazione a cui i neonati unni venivano sottoposti proprio per evitare la crescita di peli sul volto. Naturalmente si tratta di dati non definitivi, stante la possibilità di evoluzione dei costumi in setto-otto secoli, ma anche quella che viene ritenuta la prova principale dell'identità Xiongnu-Unni, in passaggio del libro cinese di Wei ("Wei-shu") in cui si narra della conquista degli Alani (definiti "Su-te") da parte degli Xiongnu corrispondente al periodo in cui gli Alani vengono sconfitti dagli Unni, in realtà dipende unicamente dall'identificazione dei Su-te con gli Alani stessi, che è tutt'altro che certa [9]. Infine, anche l'analisi delle poche parole unne riportate da storici come Prisco o Giordanes non fornisce nessun aiuto nell'identificazione, dal momento che gli studiosi (Pritsak [10], Heather, Maenchen-Helfen [11]) sono concordi sul ceppo turco-uiguro della lingua, ma non è possibile stabilire il suo periodo d'assunzione (ad esempio, gli Xiongnu avrebbero potuto essere di razza uiguro-mongolide, oppure un ramo Xiongnu o parte di esso avrebbe potuto mescolarsi con nuclei uiguri e assumerne la lingua). Par altro, stante il fatto che gli Unni erano, molto probabilmente, una miscela di popoli, è fortemente possibile che gruppi diversi parlassero lingue differenti, di ceppo turco, gotico o, in una fase successiva, addirittura influenzato dal latino.
NOTE: (1) Giordanes,
Getica, III.
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©2010 Lawrence M.F. Sudbury