DE CASTRO VENANDI CUM ARTIBUS | a cura di Falco, Girifalco e Metafalco |
Terza puntata del medieval reality show
di Metafalco
Buona sera amici
telespettatori e bentrovati per una nuova esilarante puntata del Grande
Castello!
Ebbene, siamo quasi arrivati
agli sgoccioli del nostro reality show che così tanti telespettatori è
riuscito a tenere incollati al piccolo schermo. Caso unico in Italia e
all’estero, non mi stancherò mai di ribadirlo, il nostro format non è solo
un programma di intrattenimento, ma un vero e proprio esperimento mediatico che
si assume il compito di far entrare la cultura nelle vostre case.
Ingredienti
del nostro gioco: un castello medievale, dieci personaggi accuratamente scelti
dal nostro staff di psicologi e un compito, scoprire la funzione del castello.
Siamo
quasi giunti alla meta: oggi sarà giornata di eliminazione e nella prossima
puntata sarà decretato il vincitore del nostro gioco. Vi chiederete: chi
eleggerà il vincitore? Proprio voi, amici telespettatori, con il vostro televoto.
Basterà chiamare il numero che vedete in sovrimpressione:
800 888888
e
aggiungere il codice del vostro preferito.
Avrete
quindi l’opportunità e la responsabilità di decidere non solo quale dei
nostri concorrenti vincerà, ma, cosa ben più importante, quale sarà la teoria
vincente sulla funzione del castello. In perfetta sintonia, quindi, con la
democraticità che ha contraddistinto sin dall’inizio il nostro programma,
sarete voi, ossia i fruitori della cultura, a decretare la vittoria della teoria
che più vi aggrada. D’altronde cosa ci sarebbe di più antidemocratico del
fatto di imporre al pubblico una teoria che non accetta?
Chiusa
questa piccola parentesi polemica rivolta ai detrattori della trasmissione e del
misterioso castello medievale, passiamo ad elencare i premi che spettano al
vincitore.
Mi
preme sottolineare che non si tratterà solo di un vincitore morale, ma ci
saranno molte sorprese ad attenderlo appena uscito dal castello: è nostro
desiderio premiare la cultura.
In
primo luogo, dunque, il nostro vincitore avrà la possibilità di essere
protagonista del celeberrimo calendario “XXX” 2005: dodici pose esilaranti
con il castello come sfondo che andranno sicuramente a ruba.
Il vincitore avrà, inoltre, la possibilità di pubblicare la propria teoria
sul castello presso una famosa casa editrice. E sarà questo sicuramente il
premio più ambito dai nostri concorrenti, considerato quanto sia difficile
riuscire a pubblicare un libro.
Chiarita
quindi l’importanza del vostro televoto vi auguro buona visione e come sempre
buon divertimento!
Un’umida e ventosa giornata autunnale, un uomo sulla cinquantina, un gilet all’Indiana Johnes, una borsa dalla quale spuntano righelli, metri e carta millimetrata: ecco la scena che le nostre telecamere stanno riprendendo. Di cosa si tratta? Ovviamente di uno dei nostri concorrenti: è un assiduo e pignolo studioso di Castel del Monte (presumibilmente un geometra, come farebbe pensare la sua attrezzatura): ha preso molto seriamente il nostro gioco e in questo momento sta sfidando un vento quasi monsonico per avvalorare con numeri e misure la propria teoria circa la funzione del castello.
Infaticabile lavoratore,
da ben otto giorni quasi non dorme per misurare ogni millimetro dell’edificio
ottagonale, quasi non parla con nessuno per paura che gli si tolga l’esclusiva
sulla sua innovativa teoria. E allora giù con le misurazioni e le annotazioni
sul taccuino, giù con piantine esplicative e semplificazioni, ma… anche per
lui è venuta l’ora di parlare, di esporre la propria teoria, di confrontarsi
con gli altri. L’opportunità gli viene offerta dallo sguardo da cerbiatta
della più avvenente e sensuale delle concorrenti: Samantha (come lei stessa
tiene a precisare con l’“H”). Dopo giorni di duro lavoro anche il nostro
infaticabile geometra sente di aver bisogno di parlare con qualcuno, e quale cosa
migliore che condividere le proprie scoperte con una ragazza di bell’aspetto,
turista per caso del castello ottagonale, ingaggiata per allietare gli animi e
che ha deciso di partecipare al gioco allettata dal sogno di gloria di posare
per un calendario e diventare famosa?
SAMANTHA: Non ha freddo? (Si avvicina incuriosita con minigonna ascellare e tacco a spillo)
Sono quasi tre ore che prende misure su misure con questo ventaccio! Avrà
misurato ogni palmo del castello! Ha trovato qualcosa?
GEOMETRA: Come dici? (finge di essere sorpreso) Freddo? No! Tu piuttosto con quella
minigonna! (squadra la bella turista con
le sue fattezze da Velina come se volesse prendere le misure anche a lei) Se
si è infervorati dalla fiamma della conoscenza non c’è vento che tenga!
Quando ci si sente vicini alla verità non si percepisce altro.
SAMANTHA: (ma
come parla questo?)
Quindi è riuscito a venire a capo di qualcosa?
GEOMETRA: Lo chiami qualcosa? Forse non hai nemmeno
idea del significato di questo edificio!
SAMANTHA: Mi illumini allora! (risponde un po’ seccata dall’atteggiamento del suo interlocutore
pensando a cosa mai abbia potuto scoprire dopo otto giorni di metro e righello)
GEOMETRA: Il segreto è nell’ottagono del cortile!
(Nel frattempo si sono avvicinati gli
altri concorrenti).
SAMANTHA: Di questo cortile?
GEOMETRA: Questo cortile (parla come invasato e guardando nel vuoto) che strappa espressioni
di ammirazione a tutti coloro che hanno la fortuna, anzi il privilegio, di
visitarlo, non è un ottagono regolare!
SAMANTHA: (e
quindi?)Sa, può capitare. Anche oggi di costruzioni non regolari o per
meglio dire non in regola ce ne sono a non finire, e nessuno si sorprende o passa
giornate intere a misurarle. Tutto qui?
GEOMETRA: Vedo che non mi segui: secondo te gli
architetti che hanno costruito questo castello (prosegue sempre invasato), imprigionato nelle pietre di questo
edificio le cadenze celesti, non sarebbero stati in grado di disegnare un ottagono regolare sul suolo? Per chi ha l’occhio esperto
è chiaramente impossibile che un cosa del genere sia stata lasciata al caso. Si
tratta di una irregolarità voluta, calcolata per ricavare un elemento cosmico.
SAMANTHA: (lo
guarda basita pentendosi di aver
scomodato un così loquace oratore e non sicura di poter sostenere la
conversazione senza sbadigliare) Quale sarebbe questo elemento, perché sa,
con tutta la buona volontà, io di cosmico sento solo il freddo.
GEOMETRA: Ti spiego
(nel dire ciò estrae, non senza il sospetto che gli altri possano
rubargli l’idea, una piantina del castello dal mare di scartoffie che gli
riempiono la borsa). Se consideriamo i lati Ovest ed Est del cortile e li
congiungiamo con due diagonali che disegnino una “X”, vedremo che gli angoli
ottenuti al centro invece di essere di 45º, come si dovrebbe ottenere da un
angolo giro diviso otto, sono di poco più di 47º. Mi segui?
SAMANTHA: Mica tanto! (risponde terrorizzata al solo pensiero che possa continuare con quella
sfilza di numeri)
GEOMETRA: Se consideri che l’asse terrestre è
inclinato di 23º 27’ e che in 26.000 anni compie un giro completo il gioco è fatto, il mistero è svelato: i
costruttori di Castel del Monte hanno racchiuso in un cortile i numeri del cono
precessionale. All’incrocio delle due diagonali dobbiamo immaginare la terra e
chissà se la vasca, che un tempo doveva esserci, non fosse un espediente per
soddisfare allo stesso tempo un'esigenza estetica e simbolica. Il numero 23 è
in questo modo sinonimo della Terra. Perplessa?
SAMANTHA: (perplessa?
Non sarò un pozzo di scienza, ma non so se ho un problema più grosso io che non
so la matematica e non capisco niente di castelli, o chi da un ottagono storto è arrivato a parlare del simbolo della
Terra e
non ho ancora capito di quale santa processione…Vorrebbe dirgli tutte queste
cose ma risponde compita)…Alquanto. Non mi sembra proprio chiaro questo
parallelismo 23/Terra.
GEOMETRA: Come! Il 23 rappresenta l’angolo di
inclinazione dell’asse terrestre! (quindi?)
Cosa ne sarebbe della Terra, delle sue stagioni, delle piante, dell’uomo, senza
l’inclinazione? Il valore angolare
del cono precessionale è l’allegoria stessa della Terra ed è inserito in
questa costruzione.
SAMANTHA: (non
ce la fa più ) 47, 23, precessioni, processioni, inclinazioni… qui, a
forza di misurare, mi sa che l’unica cosa che le si è incrinata è la ragione. È
bastato anche poco: qualche giorno in isolamento e un ottagono venuto male! E
che sarà mai: storto o no, l’importante è che il castello stia ancora in
piedi, e se l’avessero costruito tenendo conto di tutte queste cose a
quest’ora sarebbe ancora in costruzione!
Il
nostro geometra è rimasto impietrito e se non avesse sentito la voce del Grande Re che richiama tutti all’ordine per la nomination, l’avrebbero trovato impalato il prossimo anno cosmico!
Esito della nomination? Difficile non immaginarlo: la cara Samantha accusata di
arrivismo, esibizionismo, di essere un’oca impertinente, priva di spessore, giudicata inadeguata protagonista di un programma che non è Miss Italia
ma un programma culturale, viene eliminata.
E
il nostro amico geometra? Per il momento giudicato vincitore morale della
diatriba viene portato in processione o precessione nelle sale del castello, dove
illustra agli altri concorrenti i dettagli della propria teoria, mentre la
povera Samantha è costretta ad abbandonare le fredde mura del castello, e con
questo il suo sogno di gloria.
©2004 Metafalco; disegno di Girifalco