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PALMOLI, CASTELLO MARCHESALE

a cura di Giuseppe Travaglini; immagini di Sergio Ialacci

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Immagini del castello; nell'ultima, una delle stanze del Museo sugli usi e costumi antichi.

 

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Palmoli  Palmoli


 


Epoca: XI secolo.

Conservazione: struttura restaurata.

Come arrivarci: con l'autostrada A14: uscita Vasto Sud, quindi con la strada statale 650.

    

Cenni storici.

Avvistiamo la deviazione per Palmoli a poche centinaia di metri da noi dopo un breve viaggio sulla strada che fiancheggia il fiume Trigno.

Il cammino č stato breve e comodo grazie ad un'insospettabile giornata di febbraio tutt'altro che fredda.

Le auto incrociate sono per fortuna rarissime; approfittiamo per fermarci ed ammirare lo stupendo paesaggio costituito dai boschi circostanti, esaltati da un momento particolarmente luminoso e, successivamente, scorgiamo in lontananza la nostra destinazione.

"Palmula Monteverde", questo l'antico nome del paese che sembra possedere origini remote, come il suo castello costruito intorno all'anno Mille da Pandulfo di Sangro e, nel tempo, continuamente trasformato fino a giungere ai giorni nostri nella forma di bastione poligonale.

L'impianto del paese medievale possiede uno sviluppo a doppio pettine focalizzato sulla fortezza stessa che ha subito un tentativo di trasformazione in palazzo nel periodo della proprietą dei Severino Gagliati.

Dell'architettura originaria rimane una torre di sezione tronco conica che forma la base per quella superiore di sezione cilindrica e con diametro inferiore.

Le terrazze d'avvistamento risultano quindi disposte su due livelli, la prima di pianta toroidale, quella superiore di perimetro circolare raggiungibile da una scala esterna; č tuttavia molto probabile che originariamente l'ultima altana poteva essere raggiunta dall'interno.

Rileviamo che il fortilizio versa in uno stato di recente restauro e, quindi, č a tutt'oggi ben conservato, anche se gli interni sono interessati ancora da ristrutturazioni localizzate.

Il castello ospita un piccolo ma interessante museo relativo agli usi e ai costumi antichi; le diverse stanze espongono oggetti vetusti che vanno dagli strumenti dei veicoli artigiani agli attrezzi da lavoro per la vinificazione fino agli abiti caratteristici e ad una notevole raccolta di fossili rinvenuti nelle aree circostanti.

Con Santa Maria delle Grazie Palmoli si mostra interessante anche dal punto di vista storico-religioso; la chiesa infatti, ripensata in forma barocca nel 1780, possiede un bel portale in pietra ed un notevole organo ligneo interno.

Non č da meno Santa Maria del Carmine fondata nel 1583, successivamente chiusa al culto nel 1811 e riaperta nel 1866.

   
 

  

©2003 Giuseppe Travaglini e Sergio Ialacci. Il video non č stato realizzato dagli autori della scheda.

     


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