BOCCONI, CASTRUM E BORGO DI BASTIA, TORRE MAZZONI
a cura di Renzo Bassetti
In alto, i resti del borgo di Bastia. In basso, a sinistra torre Mazzoni, a destra il ponte della Brusia.
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Localizzazione di Portico e San Benedetto
Epoca: altomedievale il primo impianto.
Conservazione: nessuna traccia visibile del castello.
Posizione: N 44° 0' 27.98" E 11° 45' 4.84".
Come arrivarci: raggiungere Bocconi, piccola frazione sulla Statale a 4 Km da Portico di Romagna. Qui parcheggiare l'auto e seguire le indicazioni per il Ponte della Brusia.
La strada acciottolata scende attraverso l'antico borgo di Bocconi; notare a metà della discesa l'interessante torre Mazzoni (XIV secolo). Raggiunto l'alveo del fiume soffermarsi ad ammirare il ponte della Brusia (XVIII secolo) che in un'unica campata scavalca il fiume Montone. A monte del ponte è ancora ben visibile la presa d'acqua che serviva il mulino a valle.
Superato il ponte prendere a sinistra (verso il mulino) e dopo aver
attraversato un moderno ponticello su un affluente, prendere a destra la
mulattiera con indicazioni CAI 423 - Valbura mt 845.
Inizia subito la ripida salita su mulattiera selciata che con qualche
tornante ci porta ben presto a superare un primo poggetto. Da qui la
mulattiera diventa un sentiero sterrato che procedendo in salita a
mezzacosta ci porta ai piedi dell'antico abitato. Un ultimo strappo e si
esce sul piccolo pianoro dell'antica Bastia, oggi abbandonata e in completo
stato di abbandono. Attraversato l'antico borgo, ormai invaso dalla
vegetazione, dopo pochi metri un sentiero ci porta in cima al poggetto che
sovrasta Bastia.
Qui sorgeva l'antico castello del quale non rimane traccia. In mezzo al
pianoro una croce in ferro.
Il castrum Bucchoni, antico castello che sorgeva su di un poggetto
situato lungo la mulattiera che unisce la valle del Montone con quella del
Rabbi (ancora oggi in parte percorribile seguendo il sentiero 423 CAI che
porta al passo della Valbura), in posizione dominante rispetto alla
sottostante valle, sopra l'attuale Bocconi, appartenne nell'antichità ai
monaci di San Benedetto, e successivamente ai conti Guidi di Modigliana e
poi di Dovadola. Passò poi sotto il dominio di Firenze e vi rimase fino al
1425. Perse successivamente di importanza, contemporaneamente con la
crescita del borgo posto a fondovalle.
Così la descrive il Repetti nel Dizionario Geografico Fisico Storico
della Toscana, edizione del 1843:
«...nella Valle del Montone, Comunità e due miglia toscane a libeccio di
Portico nella Romagna Granducale, Giurisdizione della Rocca S. Casciano,
Diocesi di Bertinoro, Compartimento di Firenze. È una chiesa parrocchiale
presso i ruderi di un castello già detto di Planicorio, cui è restato
il nome di Bastia. Risiede la chiesa sul fianco occidentale del
contrafforte che scende dalla catena dell'Appennino fra S. Benedetto in Alpe
e Premilcuore alla destra del fiume Montone e della nuova strada Regia di
Romagna, fra dirupate balze di arenaria schistosa, alla cui base trasuda uno
stillicidio di acqua solforosa. Varie pergamene dei secoli XIII e XIV
provenienti dall'Abazia di S. Benedetto in Alpe parlano della chiesa
parrocchiale di S. Lorenzo di Planicorio (oggi della Bastia), la
quale conta una popolazione di 330 abitanti».
© Copyright 2008 Renzo Bassetti; pagina pubblicata nel sito appenninoromagnolo.it, e qui ripresentata con il consenso dell'autore. La prima immagine è tratta dal sito www.riminibeach.it; la seconda dal sito www.comune.portico-e-san-benedetto.fc.it.