TEODORANO, CASTELLO
a cura di Renzo Bassetti
Immagini del castello di Teodorano.
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Conservazione: buona.
Posizione: N 44° 5' 3.63" E 12° 6' 28.06".
Come arrivarci: da Meldola (valle del Bidente) superato il ponte dei Veneziani seguire le indicazioni per Teodorano. Si percorre una stretta ed irta strada che in pochi ma suggestivi chilometri porta al paese, ancora oggi in gran parte racchiuso dentro le mura del castello.
Posto a cavaliere fra le piccole valli del Voltre e del Rio Salso, sulle prime dolci colline Forlivesi, contornato da ordinati coltivi, spicca sul crinale il piccolo nucleo di Teodorano, sormantato dalla torre del suo antico castello.
Le prime note storiche dell'abitato risalgono al 551 d.C., anno nel quale il territorio del «fundus Tuderani» fu donato all'Esarcato di Ravenna.
L'edificazione della rocca risale al XI secolo, voluta dall'arcivescovo
Enrico a scopo di difesa del confine con lo Stato Pontificio.
è nel 1238 che il borgo con
il suo maniero vengono elevati al rango di Comune per volere dell'allora
arcivescovo di Ravenna Tederico. Nei secoli successivi, pur se
caratterizzati da continui assedi e sommosse, Teodorano restò sotto il
dominio dell'Esarcato fino all'inizio del XVI secolo, quando ad opera di
Cesare Borgia (il Valentino) venne conquistato e praticamente raso al suolo.
Fu poi riconquistato dall'Esarcato di Ravenna che lo detenne senza soluzione
di continuità fino al 1511, anno in cui venne concesso in enfiteusi alla
nobile famiglia bolognese dei Manzoli che vi esercitò il potere fino al
1622, anno in cui si estinse la dinastia.
Conquistato da Napoleone nel 1797, al decadere dello Stato napoleonico
rimase Comune autonomo fino al 1925, anno in cui fu accorpato al Comune di
Meldola.
Del castello restano le alte e possenti mura a pianta vagamente triangolare,
che racchiudono il borgo antico e la torre terrazzata.
Oggetto di recenti ristrutturazioni, nel 2007 è stata aperta la visita alla
terrazza posta ai piedi della torre del suo rivellino.
Oltre all'impagabile panorama che si può ammirare dal terrazzo, di un certo
interesse sono un pozzo a vasi comunicanti risalente all'anno Mille, e la
"campana comunale" un tempo posta nella torre civica, distrutta poi dai
bombardamenti della seconda guerra mondiale.
© Copyright 2009 Renzo Bassetti; pagina pubblicata nel sito appenninoromagnolo.it, e qui ripresentata con il consenso dell'autore. Il video non è stato realizzato dall'autore del testo.