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GARGALLO DI CANTONE, TORRE STOFFI

a cura di Federico Trombi

scheda    cenni storici


La Torre vista dalla strada che da Campogalliano porta a Carpi. In basso: a sinistra, lati Est e Sud: si notano le armature in ferro che cercano di impedire il crollo della torre; a destra, vista invernale da Ovest con il lato Nord di scorcio.

 

In basso: a sinistra, vista invernale da Ovest con il lato Sud di scorcio; a destra, particolare del basamento della torre con uno dei cartelli di avviso.

 

 

Epoca: inizio XVI secolo.

Ubicazione: Torre Stoffi si trova nel comune di Carpi, in località Gargallo, sulla strada per Campogalliano, in mezzo alla campagna. Coord. 44,73289 N - 10,85169 E.

Descrizione: interamente in cotto, Torre Stoffi ha una base quadrata di circa 8 metri, con uno zoccolo a scarpa delimitato da un cordolo. La muratura ha modesto spessore, valutabile dalle spallette delle finestre del lato est fra i 50 ed i 60 cm. Le finestre attuali, molto ampie per il tipo di costruzione, sono di esecuzione posteriore, mentre ne restano di originali alcune piccole disposte agli angoli, ad illuminare le scale. All’altezza del terzo piano è visibile, a sinistra della parete sud, quanto resta di una mensola in pietra; a destra e sugli altri lati della torre resta solamente la traccia delle altre mensole. Delimita il passaggio fra il terzo ed il quarto piano una alta e complessa cornice marcapiano. Un bel cornicione a dentelli sostiene il tetto a quattro falde.

Conservazione: molto precaria. La torre è avvolta da una sorta di esoscheletro metallico che per ora ne ha evitato il crollo.

Come arrivarci: provenendo dalla A1, immettersi sulla A22 e dopo poche centinaia di metri uscire al casello di Campogalliano. Percorrere via del Lavoro fino all’ ultima rotonda, quindi prendere la seconda uscita, quella per via Ponte Alto). Proseguire dritto per Campogalliano centro, superando il cavalcavia sull’Autostrada e la rotonda col monumento. Alla rotonda successiva svoltare a destra su via Canale Carpi. Oltrepassata la frazione di Panzano, dopo circa 600 metri ci si trova di fronte alla torre.

Come visitarla: la torre è proprietà privata e si trova vicino ad un gruppo di belle case, anch’esse abbandonate. Per la sua contiguità a due strade è facilmente visibile dall’esterno. Pur se possibile entrare nella proprietà con la sbarra di accesso quasi sempre aperta, è sconsigliabile avvicinarsi alla torre per il reale pericolo di crollo, segnalato anche da appositi cartelli.

      

Cenni storici.

La torre, costruita dai Pio, signori di Carpi, come opera di sorveglianza e difesa presso il Canale di Carpi, a ridosso del confine con la piccola signoria Estense (ramo cadetto) di San Martino, ebbe una breve stagione come opera militare di una qualche importanza.

Con la sconfitta di Francesco I nella battaglia di Pavia nel 1525, gli Spagnoli occuparono Carpi e Alberto III Pio, alleato dei francesi perse la sua signoria finendo in esilio a Parigi.

Nel 1527 Carpi fu venduta agli Este ed annessa al ducato di Modena. La torre venne quindi a trovarsi ancora su un confine, ma ora fra due stati entrambi appartenenti a membri della famiglia d’Este: Ducato di Modena da una parte, Signoria di S. Martino d’Este (oggi S.Martino in Rio) dall’ altra.

Nel 1752 con l’estinzione del ramo degli Este di S. Martino, tutto il territorio rientrò nel Ducato di Modena e la torre cessò del tutto la sua residua funzione di vedetta sul confine.

Venendo a perdersi nel tempo la funzione militare, la torre venne trasformata in abitazione civile. Vennero costruiti soffitti in legno per creare piani, aperte finestre, creati caminetti per renderla più idonea alla vita civile e addirittura l’interno fu ornato con decorazioni affrescate.

Questa pacifica vita, immersa nella tranquillità della campagna modenese durò a lungo, poi per le accresciute esigenze di comfort abitativo da un lato e il lento e progressivo degrado dovuto al tempo dall’altro, la torre perse i suoi abitanti e questo accelerò ulteriormente il declino, tanto che oggi la torre, nonostante l’intervento di emergenza con gli angolari e i tiranti metallici, rimane a rischio di crollo.

Interamente in cotto, Torre Stoffi ha una base quadrata di circa 8 metri, con uno zoccolo a scarpa delimitato da un cordolo. La muratura ha modesto spessore, valutabile dalle spallette delle finestre del lato est fra i 50 ed i 60 cm. Le finestre attuali, molto ampie per il tipo di costruzione, sono di esecuzione posteriore, mentre ne restano di originali alcune piccole disposte agli angoli, ad illuminare le scale. All’altezza del terzo piano è visibile, a sinistra della parete sud, quanto resta di una mensola in pietra; a destra e sugli altri lati della torre resta solamente la traccia delle altre mensole. Delimita il passaggio fra il terzo ed il quarto piano una alta e complessa cornice marcapiano. Un bel cornicione a dentelli sostiene il tetto a quattro falde.

                 

     

©2011 Federico Trombi.

           


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