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GROPPARELLO, CASTELLO

a cura di Elisa Delgrosso

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Panoramica del castello, immerso nel verde delle colline piacentine.

 

A sinistra: l’“orrido” al di sotto del castello, che lo rende praticamente inavvicinabile; a destra: i corpi di fabbrica visti dal mastio, ristretti per la conformazione stessa della roccia su cui posa il castello.

In alto: Il mastio in realtà era più alto originariamente. Fu abbassato in segno di sottomissione quando venne conquistato. In basso, a sinistra: il cortile interno; a destra: l'accesso principale al castello con ponte levatoio e fossato asciutto.

 

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Gropparello  Gropparello


 

 

 


Epoca: il sito su cui posa il castello è di grande importanza strategica, e per questo ha ospitato fortificazioni a partire dai Celti. Il castello vero e proprio nasce nell’840 d.C.

Stato di conservazione: ottimo, è ben conservata la radice medievale dell’impianto, sebbene ci siano molte sovrapposizioni avvenute nel corso dei secoli, soprattutto di stile nel gotico.

Come arrivarci: Gropparello è facilmente raggiungibile in automobile, e si trova a circa 60 chilometri a sud di Piacenza. Le più vicine uscite autostradali sono quelle di Piacenza e Fiorenzuola.

Come visitarlo: il castello è sempre aperto e visitabile con l’ausilio di guide; per informazioni visitare il sito www.castellodigropparello.it

       

Cenni storici.

Le prime apparizioni della rocca nei documenti risalgono al lontano 840, quando venne assegnato al patrimonio vescovile dal vescovo Seufredo II, ma per una documentazione più ampia si deve attendere fino al 1200, quando il castello subì assedi e distruzioni da Oberto Pallavicino. C’è da notare infatti che la vita così turbolenta di questa rocca è dovuta principalmente al fatto di trovarsi unico presidio guelfo in terra piacentina.

Per tutto il Trecento, sono feudatari i Fulgosi, da cui si trae la leggenda del fantasma di Rosania, e nel 1464 fu ceduto da Franceso Sforza a Galeazzo Campofregoso, come ricompensa per i suoi servigi, mentre nel 1508 passa in mano a Carlo Borri di Milano.

Nel 1599 Ranuccio Farnese prende possesso del castello e ne fa un titolo ereditario, “conte di Gropparello”, da donare alla famiglia Anguissola, che ne terrà il dominio fino all’inizio del XIX secolo. La famiglia si estingue in questo periodo, e la rocca passa di mano in mano fino al significativo intervento del conte Ludovico Marazzani Visconti, che lo fece restaurare dall’architetto Guidotti.

Trasformato definitivamente in dimora signorile dal comm. Medioli, pervenne alla famigia Boselli ed attualmente è proprietà e residenza della famiglia Gibelli, meritevole di aver attuato una politica di conservazione delle radici storiche del castello, accompagnata da una grande apertura verso il pubblico, e di aver restituito un pezzetto di Medioevo ai più piccoli, sempre più schiavi di televisione e videogiochi, che così possono tornare a sognare avventura di dame e prodi cavalieri, risollevando passioni genuine e insieme insegnando le basi di un’importante cultura storica.  

   

   

© 2006 Elisa Delgrosso. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

    


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