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MONTEMARCELLO, BORGO, TORRE
a cura di Stefano Favero
In alto: La porta di ingresso al borgo. In basso, a destra: panoramica di Montemarcello; a destra: particolare di un passaggio del borgo.
Posizione geografica: Montemarcello è situato su un colle a 140 metri di altitudine nel comune spezzino di Ameglia e, occupa un piccolo lembo di terra ai confini con la Toscana.
Conservazione: ottimo.
Come arrivarci: dall'autostrada A12 “Azzurra” si esce a Sarzana e da qui si seguono le indicazioni per Montemarcello, per una distanza di circa 12 chilometri. È possibile uscire anche al casello di Carrara, ma in questo caso la distanza è di 18 chilometri. In alternativa, se si sceglie la viabilità ordinaria, si percorre la strada che da San Terenzo di Lerici conduce ad Ameglia. Da qui si può scegliere di seguire le indicazioni per Montemarcello oppure, per un itinerario più suggestivo, portarsi fino a Bocca di Magra e, da qui, salire al borgo in questione.
Come visitarlo: per visitare Montemarcello si lascia l'auto nel parcheggio appena fuori dal borgo e ci si inoltra a piedi attraverso le viuzze e le piccole piazze. L'accesso al borgo avviene attraverso la porta quattrocentesca. Per avere maggiori informazioni ci si può rivolgere allo Iat, situato in via 25 Aprile, oppure direttamente al municipio.
Nell'anno 963 l'imperatore Ottone I assegna al vescovo di Luni la giurisdizione sul castrum di Ameglia. Pertanto, la nascita del borgo di Montemarcello dovrebbe essere precedente a questa data. Nel corso del 1121, Enrico VI imperatore pone il castello sotto la propria protezione, restituendone ufficialmente al vescovo il possesso. È però del 1286 la prima comparsa del nome “Mons Marcelli”. In questo frangente un documento del vescovo di Luni, Enrico, ordina la costruzione di opere difensive sul perimetro del promontorio e, tra di esse, anche la torre di Ameglia, di forma circolare, tuttora visibile. All'inizio del 1320 lo stesso vescovo consegna il piccolo feudo ad un signore di Lucca, tal Castruccio Castracani, il quale, ventisette anni più tardi, andrà a costituire la cosiddetta “podesteria di Ameglia”. Essa conterrà anche Montemarcello e verrà annessa alla provincia di Luni. Nel 1328 alcune nomine del borgo parteciparano al primo parlamento. I lavori si svolsero all'aperto nella località di Zanego.
Nel corso del quindicesimo secolo, si suppone nell'anno 1460, l'occupazione di Francesco Sforza riconsegnerà una periodo di pace e prosperità agli abitanti del luogo, fino ad allora sotto le reiterate contese dei vescovi e delle signorie dei Malaspina e dei signori di Sarzana, a loro volta impegnati nelle dispute tra Firenze, Pisa, Lucca e Genova. La chiesa del borgo risale al 1474 ed è proprio da questa data che si sviluppa in modo considerevole l'area del borgo. Il senato genovese, nel 1485, concederà a Montemarcello il permesso per costruire le mura difensive. Tuttavia, due anni dopo, il borgo verrà incendiato dalle truppe di Firenze in guerra con Genova. La nuova chiesa, sempre fulcro dello sviluppo abitativo di Montemarcello, verrà ricostruita sui resti del vecchio edificio religioso a partire dal 1643. Ci vorranno quattro decenni prima che i lavori giungano a conclusione. Al suo interno sono conservati un trittico marmoreo del 1529 di Domenico Gar e un trittico in legno di autore ignoto risalente al quattrodicesimo secolo.
Corre il 1799 quando il priore offre alle truppe austriache la somma di quattro filippi affinché la popolazione venga risparmiata dal saccheggio. Nel 1817, a causa dello straripamento del fiume Magra e della siccità che aveva reso sterili i campi, nel borgo molte persone muoiono di fame. Molte vittime tra la popolazione civile si registrano anche durante la seconda guerra mondiale, nel 1944, a causa dei bombardamenti degli aerei alleati sul centro storico.
Oggi, entrando dalla porta d'ingresso al borgo che conta poco meno di trecento anime, a nord si nota subito l'antica torre. Tutte le vie interne di Montemarcello sono contrassegnate dalla presenza di arcate in pietra. Peculiarità di questa viuzze è la loro squadratura ad angolo retto tipica degli accampamenti di epoca romana.
Montemarcello fa parte del circuito FAI “I Borghi più Belli d'Italia”.
©2011 Stefano Favero. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.