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CARPIGNANO SESIA, CASTELLO-RICETTO
a cura di Federica Sesia
scheda cenni storici monastero di San Pietro per saperne di più
Un edificio del castello-ricetto di Carpignano Sesia. In basso, a sinistra l'edificio in cui si conserva il più antico torchio piemontese, risalente al 1575; a destra, la piccola piazza della Credenza, dove sorgeva il broletto.
In basso, l'abside del monastero di San Pietro.
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Localizzazione di Carpignano Sesia
Conservazione: buona.
Come arrivarci: Comune dell’area novarese, dista 21 Km da Novara.
Le prime notizie del Borgo di Carpignano Sesia risalgono al X secolo. Sotto la dominazione dei conti di Pombia e di Biandrate fu dotato nell’XI secolo di un castello-ricetto.
L’area ebbe un notevole sviluppo fino al XII secolo quando passò sotto l’influenza del Comune di Novara.
Il castello a forma irregolare ma con un impianto tendenzialmente circolare è suddiviso in tre parti: il ricetto, il monastero di San Pietro e la zona difensiva.
Nel XII secolo grazie agli interventi voluti da Guido il grande di Biandrate, si procedette alla costruzione dell’alta cinta muraria in ciottoli di fiume disposti a spina di pesce.
Il castello subì due importanti distruzioni: una avvenuta nel momento in cui Carpignano Sesia passò sotto il dominio del Comune di Novara, l’altra nel periodo visconteo. Dopo la prima distruzione gli abitanti di Carpignano Sesia si impegnarono nella costruzione di una nuova cinta muraria, del revellino e di un edifico in stile tardogotico.
Il ricetto nel suo insieme architettonico richiama come modelli costruttivi l’esempio di Candelo e di Ghemme e occupa la parte più vasta dell’area fortificata.
Osservando la struttura muraria, nonostante i rimaneggiamenti, si può ben notare come l’architettura del castello rifletta l’evoluzione delle tecniche di offesa e difesa medievali.
Monastero
di San Pietro
Originariamente venne edificata nel XI secolo una piccola chiesa in stile romanico all’interno del
castello; successivamente questo edificio venne ceduto dai conti di Biandrate agli abati di San Pietro Castelletto vicini all’ordine di Cluny, che iniziarono la costruzione del monastero titolato a San Pietro.
Grazie a recenti restauri è stato possibile riportare alla luce gli affreschi
che, databili al XII secolo, presentano elementi stilistici riconducibili all’area di Salisburgo.
Per una consultazione interessante si segnala il lavoro di ricerca degli alunni della classe IV tempo pieno (a.s. 1998/1999) della scuola elementare "Piero Fornara" di Carpignano Sesia:
www.fausernet.novara.it/fauser/ddCarp/medioevo/home2.htm (da cui sono tratte le immagini).
I Siti: www.comune.carpignanosesia.no.it - www.fondoambiente.it/upload/oggetti/Castello-ricetto
©2007 Federica Sesia