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PAVONE CANAVESE, CASTELLO
a cura di Glenda Bollone e Federica Sesia
Immagini del castello.
Conservazione:
il castello è oggi adibito ad albergo e centro congressi
Come
arrivarci: da Torino, autostrada Torino-Aosta (A5), uscita Ivrea
Durante le invasioni degli ungari e dei saraceni a Pavone, intorno
alla Chiesa di San Pietro, fu costruita una cinta muraria con all’interno
alcuni edifici; questo era il primo nucleo del castello che divenne in seguito
una delle proprietà più importanti dei vescovi di Ivrea.
Infatti, il 9 luglio dell’anno 1000 l’imperatore Ottone III di
Sassonia concesse al vescovo d’Ivrea una
giurisdizione sul territorio circostante la città comprendente anche Pavone.
I vescovi si impegnarono nel corso dei secoli (XI-XVII) in
numerose opere di ampliamento e fortificazione dell’insediamento. Venne
costruita nel secolo XI una torre a pianta quadrata e nel XII fu
aggiunto al mastio un edificio composto da due stanze sovrapposte.
La costruzione nel secolo successivo venne abbellita e tra il 1326
e 1346 fu edificata anche una nuova ala a nord, caratterizzata da finestre ad
arco acuto, ed una torre-porta avente la funzione d’ingresso
Alla fine del XIV secolo ci furono dei nuovi interventi
architettonici che riguardarono i torrioni a pianta circolare, inseriti nella
cinta esterna, ed altre sale aggettanti verso l’area del cortile.
Nel corso del XVIII secolo il castello entrò a far parte delle
residenze sabaude e infine fu acquistato dall’architetto De Andrade (1885) che
lo restaurò riportandolo ai fasti medievali.
Il castello, però, fu anche teatro di eventi di “cappa
e spada” come il rapimento del vescovo d’Ivrea Pietro de la Chambre ad
opera del capitano di ventura Robin du Aspin che qui lo fece suo prigioniero per
ottenere un riscatto di 8500 fiorini d’oro.
Pietro
Ramella, Castelli, torri, borghi e ricetti nel Canavese, Ivrea
1986
http://www.comune.pavone.to.it/index.php/il-castello.html
©2001 Glenda Bollone e Federica
Sesia