Sei in: Mondi medievali ® Castelli italiani ® Piemonte ® Provincia di Vercelli |
SERRAVALLE SESIA, RESTI DEL CASTELLO DI VINTEBBIO
a cura di Federica Sesia
scheda cenni storici per saperne di più video
Immagini dei ruderi del castello.
clicca sulle immagini in basso per ingrandirle
Conservazione:
interessato
da recenti lavori di consolidamento e restauro
Come arrivarci: con l'autostrada A26 (Genova - Sempione), con la strada provinciale 165, o con la strada statale 299.
IL
CASTELLO DI VINTEBBIO
Fu albergo un dì di castellane belle
Dai limpidi e profondi occhi sognanti?
Di forti cavalier, audaci amanti
Di paggi arditi e di gentili ancelle?
Forse nelle sue sale le donzelle
Riser del menestrello ai lazzi e ai canti.
Vide battaglie forse, ospitò fanti
Nelle notti profonde e senza stelle.
Ora sui resti di sue mura infrante
Ride nel rigoglioso vegetare
L'edera verde e cuopregli le spalle
E sulla cima, al vento, verdeggiante
L'ultima fronda manda a salutare.
Non
sono chiare le sue origini, tuttavia ancora oggi il castello con le sue
imponenti mura - purtroppo ridotte a ruderi - domina in modo suggestivo il
territorio circostante.
Forse
è sorto su un’area già abitata in epoca romana, come dimostrano gli scavi
archeologici; la località risulta già attestata nel 999 in un diploma
imperiale in cui venivano confermati i diritti della Chiesa vercellese, ma la
sua fondazione probabilmente è più antica.
Nell’arco
del primo trentennio del XII secolo,Vintebbio passò sotto la signoria
vescovile vercellese che nel 1230 vi pose una propria guarnigione con un
castellano. I vescovi di Vercelli ebbero
un’influenza fondamentale nella gestione politica ed economica della zona
anche con la costruzione di castelli e roccaforti.
Successivamente
il castello passò dal dominio visconteo
a quello dei Savoia e nel 1557 venne
espugnato e smantellato dagli Spagnoli.
Oggi
la fortificazione - costruita con i sassi del fiume Sesia e malta - a cui si
accede attraverso due sentieri uno a levante della collina e l’altro a
ponente, si presenta con una muraglia alta all’incirca 13 metri con sottili
feritoie.
La
parte meno imponente è rivolta verso il fiume Sesia, mentre a levante si erge
una parte che forse doveva essere il piombatoio; si scorgono anche
strutture di una costruzione quadrata che
doveva essere la torre vedetta.
Recentemente
sono stati compiuti interventi di restauro e consolidamento
e per il luglio del 2005 si terrà
una rappresentazione a cura del Comune, “Son et Lumiére”, per
commemorare i 750 anni della fondazione del borgo di Vintebbio.
Don Piolo Florindo, Storia del Comune di Serravalle Sesia, Stabilimento Grafico Fratelli Julini, Grignasco 1995.
Comune: Corso Matteotti n. 184 - 13037 SERRAVALLE SESIA (VC).
Sito del
Comune:
www.comune.serravallesesia.vc.it; del gruppo archeologico del
vercellese:
©2005-2015 Federica Sesia. I video (inseriti nel luglio 2015) non sono stati realizzati dall'autore della scheda.