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BITRITTO, CASTELLO BARONALE

a cura di Luigi Bressan

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Il castello o palazzo baronale nella foto tratta dal sito apuliaturistica.it.

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Bitritto

 

L'ingresso del palazzo baronale e la torre circolare  Torre con loggiato di stile rinascimentale in ambiente castellare  Parte laterale destra del palazzo baronale con resti di antiche strutture  Motivo ornamentale sotto un balcone sulla parte laterale destra del palazzo baronale  Il palazzo baronale e la torre circolare

 

Portone sul lato destro del palazzo con arco originale di età sveva  Particolare dell'interno del palazzo  Il torrione circolare in una foto d'epoca  Nel disegno una ricostruzione del castrum di Bitritto in età normanna


 

     


Epoca: XII-XIII secolo.

Conservazione: resti in buono stato.

Come arrivarci: a 11 km a sud di Bari, sulla strada provinciale 271 per Sannicandro di Bari e Cassano Murge. 

  

Cenni storici.  

Conosciuto come castello baronale, l’edificio a pianta quadrangolare, di origine normanna, poi sviluppatosi in età sveva e angioina, conserva ancora oggi due torri: una quadrata e l’altra circolare. La costruzione, in piazza Leone, è attualmente sede del Comune.


Approfondimento (2012)

«Con la sua meravigliosa loggia che sovrasta il portale principale e con le tre torri, lo splendido castello, testimone di secoli di intricata storia, troneggia imponente sulla piazza principale di Bitritto e dopo gli ultimi restauri ha riacquistato la bellezza di un tempo e l’antico fascino. è stato proprio durante alcuni lavori di ristrutturazione che sono stati rinvenuti, sotto il cortile e le fondamenta normanne della sala castello, interessantissimi resti archeologici di una villa romana (I-III sec. d. C.), nello specifico di un trappeto-palmento sotterraneo con tanto di strutture, pozzi, cisterne, aree di lavorazione per la produzione dell’olio e del vino, quasi integri. Prende il posto della precedente villa romana la possente struttura del castello, che diventerà nei secoli a seguire un vero e proprio simbolo del medioevo dell’Italia meridionale, nonché importante riferimento economico. Attraverso accurati studi comparati si è giunti anche a constatare la lunga vita della fortezza, divisa in tre fasi principali tra XI e XVI secolo. Testimone di fasi e momenti alterni della storia, di lotte tra i poteri religiosi e regi, avvicendarsi di feudatari, attacchi e battaglie, il castello era in origine costituito da una struttuta fortificata normanna, con tre torri a pianta quadrata, congiunte da dormitori e stalle ed era innestato nella cinta muraria dell’antico casale fortificato e presentava due ingressi per i collegamenti verso l’interno e verso l’esterno, ancora oggi esistenti. Nel periodo svevo-angioino la fortezza assume un assetto militare-difensivo, e si arricchisce di un avancorpo interno con tanto di camminamenti pensili e scale, che uniscono le torri e le mura. L’attuale torre cilindrica fu edificata al posto della torre sud-est andata distrutta. Successivamente furono edificati all’interno della corte dei porticati con loggiato che, attraverso una grande scalinata in pietra, si collegano al piano residenziale, dove un bel salone è stato nel tempo trasformato con il passaggio dalla copertura a capriate alla elegante volta a crociera, e con raffinate colonne dagli interessanti capitelli. Fino alla fine del XIX secolo la fortezza resta al Capitolo arcivescovile, ma a seguire la struttura ospitò anche la scuola elementare e perfino un cinema. Oggi i meravigliosi ambienti impreziositi da eccellenti decorazioni e arcate ogivali e che conservano finemente secoli di storia e di culture, sono ancora animati da attiva vivacità perché sede degli uffici comunali, della biblioteca comunale, dell’aula consiliare al piano signorile, nonché siti per importanti eventi culturali».

http://www.apuliaturistica.it/Itinerari/tabid/72/agentType/View/PropertyID/38/Default.aspx


     

 

 

©2002 Luigi Bressan; aggiornamento 2012. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

   


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