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PALESE DI BARI, TORRE DI SAN GIOVANNI DELLE CAMERE E PALAZZO CAPITANEO
a cura di Vito Ricci
L'attuale facciata principale di Palazzo Capitaneo; in basso, una veduta dall'alto.
Epoca: la torre risale al XV secolo, il palazzo del XIX secolo.
Posizione geografica: a Palese, in piazza Capitaneo.
Conservazione: nel 1969 la torre fu abbattuta per l'ampliamento di un'ala del palazzo.
Come arrivarci:
SS. 16 Bis, uscite Palese o Aeroporto.
Come visitarlo:
propriet privata.
Nel XVI secolo, come sostenuto dallo storico Garruba, a Palese (nei pressi dell'attuale piazza Capitaneo) si trovava un podere con casa di campagna appartenente alla famiglia Pascale, secondo alcuni di Modugno, secondo altri di Bitonto. Tale masseria, posta in un luogo abbastanza elevato e con buona visibilit sul territorio sia dalla parte di terra che da quella di mare, era dotata di una torre. Poco distante dalla masseria, almeno dal 1552 (anno in cui si ha una prima testimonianza scritta in un documento del Libro Rosso dell'Universit di Bitonto) esisteva una chiesa rupestre denominata San Giovanni delle Camere collocata all'imbocco dell'attuale via Torre di Brencola (allora era un tratto di via Candela) sul confine tra Bitonto e Bari, ma nell'agro di quest'ultima. Le camere della chiesetta sono da identificarsi forse con il locale che ospita la falegnameria del sig. Chiusolo nell'ambito dell'edificio di Palazzo Capitaneo e nei sotterranei della stessa costruzione nella zona ovest, attualmente difficilmente raggiungibili, usati come rifugio durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Tale costruzione fu realizzata sicuramente dopo il 1265. In tale anno si ha una prima delimitazione dei confini tra Bari e Bitonto. Il 12 febbraio di quell'anno, Riccardo, conte di Caserta e capitano generale del Regno di Sicilia, ordin a Tafuro di Capua di recarsi a Bitonto e collocare i termini lapidei confinari (lapides finales) per delimitare l'ambito territoriale della citt. Il primo termine di confine fu posto nel luogo detto "Arenarum" (sulla costa tra Palese e Santo Spirito ove oggi sorge il Titolo). Ulteriori pietre fitte furono poste in altri luoghi, una in particolare, la terza, nel fondo che fu di tale Emanuele: clusum, qui fuit Hemanuelis. A tale luogo verr fatto riferimento di seguito. In questo documento non viene fatta alcuna menzione della chiesa di San Giovanni, evidentemente perch all'epoca non esisteva ancora.
Il 12 settembre 1472 Antonello Mangione, regio Capitano di Giovinazzo, ordinava a Nicola da Barletta, giurato della Regia Curia, di intimare ai rappresentanti delle Universit (questo termine dal Medioevo al Settecento indicava sia l'amministrazione comunale che la citt stessa) di Bari e di Bitonto di presentarsi il giorno successivo per la conferma e la collocazione dei termini confinari. In tale documento parlando dell'apposizione del terzo termine lapideo si fa riferimento ad un luogo qui dicitur clusus, qui fuit Emanuelis, qui clusus ad presens est magnifici Dominaci Scoraggi de Botonto, propre Santum Joannem de Cameris. la prima citazione di cui disponiamo in merito ad un luogo detto San Giovanni delle Camere, ubicato nei pressi del fondo (sopracitato) che fu di tale Emanuele e che all'epoca apparteneva al nobile signore Scaraggi di Bitonto. Non si parla ancora esplicitamente n della torre tanto meno della chiesa, manca la certezza dell'esistenza verso la fine del XV secolo di tali costruzioni, ma, il fatto che si faccia un riferimento che nel 1265 non c'era, lo lascia supporre. una scoperta che ho compiuto a seguito di studi ulteriori fatti per redigere il presente articolo: il documento del 1472 che ho menzionato mi era sfuggito al momento in cui ho scritto la storia di Palese della quale tale articolo vuole essere una piccola integrazione ed aggiunta.
La torre di San Giovanni delle Camere ricordata in un successivo documento del 14 febbraio 1552 sempre relativo alla controversia dei confini tra Bitonto e Bari. Trattando dell'apposizione dei termini lapidei ed alla misurazione delle distanze tra gli stessi nel documento riportato testualmente una prima volta: versus Turrim sistentem in loco ubi dicitur San Joanne de le Camere ed una seconda: in que sunt ascripta hec infrascripta verba: Terminus Botonti respiciente Turrim predictam de San Joanne de le Camere. In tale contesto si parla chiaramente dell'esistenza di una torre denominata San Joanne de le Camere, mentre non si riporta alcuna notizia in merito alla chiesa, non sappiamo se perch non ancora edificata o se ignorata in quanto la torre, per ovvie ragioni, poteva essere un riferimento pi immediato e visibile di una chiesa rupestre. Nel 1585 la stessa chiesa e la vicina torre sono citate come ecclesia et Torre di San Joanni delle Camere nella relazione di Michele Angelo Aczaro riportata nel Libro Rosso dell'Universit di Bitonto.
Nella seconda met del XVII secolo la torre appartenuta alla famiglia Pascale era denominata Torre Pasquale ed menzionata in alcune Sante Visite di Vescovi bitontini (Lopez, Musso e Crescenzi) per via della vicina chiesa.
Nella Platea del monastero di S. Francesco d'Assisi di Bitonto del 1730 compare un terreno di una vigna, 32 ordini e 13 vita alla Marina, loco detto Torre di Palese.
Nel Catasto Generale della Magnifica Universit di Modugno del 1752 risulta che la torre in questione apparteneva al marchese Domenico Antonio Stella, ultimo discendente di una nobile famiglia che aveva avuto la propria origine nel Seicento. La costruzione denominata nel Catasto "Torre Palese", probabilmente perch era posta in altura e risultava essere visibile, palese appunto, in tutto il territorio circostante sia dalla parte di mare che da quella di terra. Secondo alcuni l'origine del toponimo Palese e del relativo borgo deriverebbe dal nome di tale torre. La propriet del marchese Stella comprendeva, oltre alla palazzina, un giardino, il colombaio, una chiesetta, la piazza antistante e 31 terrazzi.
Un'ulteriore testimonianza della torre risale al XIX secolo, quando menzionata nel 1807 nell'Atlante Rizzi Zannoni.
Successivamente la torre fu inserita all'interno della struttura di Palazzo Capitaneo realizzato tra il 1840 e il 1889 su progetto dell'architetto bitontino Luigi Castellucci (1798-1877).
2011 Vito Ricci; la prima immagine, di Fidia 82, tratta da it.wikipedia.org; la seconda da GoogleMaps.