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TORCHIAROLO, PALAZZO O CASTELLO BARONALE
a cura di Giovanni Membola
scheda cenni storici per saperne di più
In alto: la facciata frontale del Palazzo baronale o castello; in basso: torrione angolare del Palazzo.
In basso, a sinistra: torrione angolare; a destra: il portale d'ingresso visto dall'interno (sullo sfondo la chiesa matrice).
In basso, da sinistra: data incisa sulla facciata del castello; araldica dei Caracciolo; corte San Domenico.
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Conservazione: accettabile; la torre necessita di restauro.
Come arrivarci: con la superstrada 613 Brindisi-Lecce; circa 18 km dopo Brindisi, uscire allo svincolo per Torchiarolo.
Tra i sistemi di difesa dei paesi della provincia brindisina vi
sono i castelli presenti quasi in ogni località, da quelli importanti nati
come poderosi sistemi di fortificazione a quelli realizzati come residenze di
alcuni sovrani, ad altri trasformati nel tempo in abitazioni fortificate o
palazzi signorili.
A questi appartiene il Palazzo Baronale di Torchiarolo, un piccolo
centro agricolo a sud del capoluogo, sul confine con la provincia di Lecce.
L’edificio, presente sulla piazza principale del paese e prospiciente la Chiesa Matrice, è stato costruito in più riprese ed è stato terminato nel 1698, secondo quanto indicato dall’incisione visibile in alto al lato frontale della costruzione; il suo primo nucleo è rappresentato dall’imponente torrione angolare a pianta quadrata con coronamento superiore, unica testimonianza del suo antico sistema difensivo originario del XVI secolo. Sulla facciata principale si apre un elegante portale di gusto catalano sormontato dall’araldica dei Caracciolo, principi del paese nel 1726, titolo ottenuto da Carlo VI.
Dal portale si accede nel piccolo cortile interno, oggi ingresso di
abitazioni private.
Sulla facciata principale della torre è presente, al primo piano,
un balcone con balaustra in pietra.
Il paese, denominato “Turchellis” in alcune antiche carte, è
stato un feudo della contea di Lecce nel XIV secolo passò poi nel XVI secolo
al signore Galeotto Fonseca.
Nel suo centro storico conserva alcune abitazioni disposte a corte,
con l’ingresso ad arco o con merlature sul cornicione; tra queste l’
interessante casa fortificata di via Principe Amedeo del XV secolo (poco a
lato della chiesa matrice) conosciuta anche come “Corte S. Domenico”, che
conserva ancora la struttura originaria dell'epoca, unica in tutta la
provincia. L’unico ingresso, ad arco, è difeso da una caditoia che veniva
servita dall’interno della “corte” (cortile asservito a più abitazioni)
dallo spalto raggiungibile con una scala. A lato dell’arco la nicchia con un
affresco del santo.
Altre informazioni ed immagini nel sito: www.brindisiweb.com
©2006 Giovanni Membola, testo e foto. La foto di apertura è di Antonio Perrone.