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RIGNANO GARGANICO, RESTI DEL CASTELLO BARONALE
redazionale; foto di Gianfranco Piemontese e dal web
Immagini della torre cilindrica, oggi e ieri.
In basso, case sulle mura.
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Conservazione: del castello normanno rimane una torre cilindrica, annessa al palazzo baronale.
Come arrivarci: con la strada statale 272, o con le strade provinciali 26, 28 e 22.
Già fortezza militare in età medievale, tappa marginale della via sacra langobardorum per i viaggiatori che attraversavano il Gargano diretti alla grotta di san Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo, Rignano Garganico è genericamente citata nel 1029 nell'atto di donazione di alcuni beni rustici, da parte del catepano bizantino Cristoforo, al monastero di San Giovanni "de Lama" (oggi monastero di San Matteo a San Marco in Lamis).
Conquistata dai Normanni - primo signore conosciuto è, poco prima del 1130, Tancredi figlio di Goffredo, viene dotata presumibilmente tra XI e XII secolo di una struttura castellare baronale: ne rimangono oggi pochi resti, tra cui una torre cilindrica - che sembra essere stata costruita sui resti di una torre precedente - annessa alla residenza baronale. Altre torri facevano parte del circuito murario della località.
Nel 1158 Rignano viene annessa all'abbazia di Montasacro. Con l'istituzione della Dogana della Mena delle pecore ad opere di Alfonso I d'Aragona, alla metà del Quattrocento, Rignano fa parte della "Locazione di Arignano", che comprendeva 17 "poste" per il riposo delle greggi transumanti. Passata nella prima metà del secolo XVII nelle mani del barone Troiano Corigliano, la località rimase per circa due secoli feudo dei Corigliano.
©2005. La prima immagine riquadrata (inserita nel 2014) è tratta dal sito www.destinazionegargano.it. I video non sono redazionali.