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SAN GIORGIO JONICO, castello D'AYALA
a cura di Gianluca Lovreglio
Vedute del castello (la foto in alto è tratta dal sito di sfondi per il desktop Ressa.it).
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Conservazione: in buone condizioni, è una residenza privata.
Come arrivarci: con l'autostrada A14 Bologna-Taranto o A16 Napoli-Taranto, uscita al casello di Taranto, o con la strada statale Bari-Taranto sino a Taranto: da qui, seguendo le indicazioni per Lecce, ci si può dirigere a San Giorgio Jonico.
La classe dirigente che ancora nel '900 erige palazzi dal truce aspetto gotico, ricorre all'immaginario medievale per giocare ancora il ruolo del dominus, per illudersi di essere al presente la rappresentazione in campo del potere, nella scacchiera del proprio paese, ancora nostalgicamente definito "feudo" o "terra". Così ancora in tempi recenti si continuano a costruire palazzi signorili dall'aspetto monumentale, che si ergono tuttora tra le casette a due piani di una piccola borghesia dal sapore contadino.
A San Giorgio Jonico quello che i suoi abitanti chiamano castello è in realtà un edificio piuttosto moderno: fu innalzato, infatti, dai conti D'Ayala-Valva agli inizi del 1900.
Lo stile volutamente pretestuoso, con i prestiti medievaleggianti ripresi più dai romanzi storici che dagli esempi coevi, fanno di questo edificio un monumento rappresentativo della storia di una famiglia, e certamente non si potrà mai identificare con la pluricentenaria storia di S. Giorgio
Jonico, fondata probabilmente nel XIV secolo da esuli albanesi al soldo di Giorgio Castriota
Skanderbeg, capitano di ventura in rotta con il principe Giovanni Antonio Del
Balzo-Orsini.
©2003-2005 Gianluca Lovreglio; la prima foto è tratta dal sito sfondi per il desktop Ressa.it., ed è qui pubblicata con il consenso dell'autore.