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BARGA, CASTELLO DI SOMMOCOLONIA

a cura di Mauro Mattei

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I ruderi della fortezza di Sommocolonia. In basso, a sinistra: le mura della rocca lato nord; a destra: la rocca vista dal punto dove sorgeva la torre abbattuta; sullo sfondo si vede con chiarezza la collocazione del ponte di legno, posto all’ingresso della torre, con a sinistra la porta d’ingresso (dove finiva il ponte), e a destra gli ultimi scalini della scala di pietra (dove iniziava il ponte).

 

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Barga  Barga

 

Il borgo di Sommocolonia  Il campanile (XI secolo). In origine era una torre di avvistamento.  Durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, la chiesa dedicata a S. Frediano, venne completamente distrutta. Rimase colpita anche la torre (sullo sfondo), mentre il campanile restò miracolosamente illeso.  La torre lato nord  Le mura della rocca lato sud

 

Lungo le mura della rocca lato sud troviamo un arco: era il vecchio ingresso della rocca.  Dopo un intervento di consolidamento delle mura, per accedere alla rocca è stata realizzata una piccola scala in pietra vicino alla chiesa.  Nel 1944 la torre venne colpita da una cannonata e tre delle quattro mura crollarono.  L'ingresso della torre era una piccola porta posta al primo piano, ed era difesa da una feritoia alla sua sinistra.  Dalla feritoia posta a difesa della porta d'ingresso della torre vista dall'interno, trovandosi sul lato a nord, i balestrieri difensori potevano scagliare i dardi con precisione, avendo il sole alle loro spalle, mentre per chi attaccava era difficile centrare la piccola fessura con il sole negli occhi.

 

Porta d'ingresso della torre lato interno  Per entrare nella torre si doveva attraversare uno stretto ponte di legno. Le travi del ponte da un lato erano infilate nelle fessure visibili ai fianchi in basso della porta, dall'altro poggiavano su due capitelli in pietra, posti alla fine di una stretta scala anch'essa in pietra, disposta a L e addossata alle mura di cinta della rocca.  Gli scaloni di pietra conducevano al ponte di legno (Ingresso torre). La struttura si trova lungo le mura di cinta della rocca; a sinistra sono visibili i resti, esattamente di fronte alla feritoia della torre. Chiunque avesse cercato di salirle sarebbe stato facile bersaglio dei balestrieri.  Il ponte di legno iniziava dallo scalino in primo piano in basso, e dopo una leggera salita terminava dopo circa 4 m sulla porta d'ingresso della torre.  Sulla torre in alto, è visibile un piccolo terrazzo dal quale era possibile controllare la valle sottostante, ricevere e inviare segnalazioni.

 

Una strada del borgo  La chiesa di San Rocco del XVII secolo  Sulla soglia della finestra della chiesa di San Rocco, sopra la porta d'ingresso, troviamo scolpita una scritta datata 1631.  n alto la rocca con le due torri, in basso la cinta delle mura costruite per difendere il borgo, sviluppatosi intorno alla rocca.


 


Epoca: XIII secolo, ma la prima fortificazione può essere attribuita ai romani. 

Posizione geografica: situato alla sinistra del fiume Serchio a 7 Km da Barga, Sommocolonia è arroccato lungo le pendici dell’Appennino, in un luogo impervio e inaccessibile, lungo un’antica strada che già conduceva, attraverso gli Appennini, in Emilia.

Come arrivarci: da Lucca (47 km), si prende la provinciale Lodovica in direzione di Castelnuovo, lungo la riva destra del Serchio. Dopo circa 38 km, in località Ponte di Campia, troverete un incrocio; si svolta a destra per seguire le indicazioni di Barga (5 km). Giunti in località Ponte di Catagnana si trova l’indicazione Sommocolonia. 

Da Aulla (76 km) e da Reggio Emilia (131 km), percorrendo strade di montagna, si seguono le indicazioni per Lucca. Arrivati a Castelnuovo Garfagnana si imbocca la provinciale Lodovica in direzione Lucca appunto, fino alla località Ponte di Campia. Qui si abbandona la provinciale per passare il ponte sulla sinistra, alla fine del quale si svolta a sinistra per Barga. Un chilometro prima della cittadina, in località Ponte di Catagnana, si trova l’indicazione Sommocolonia.

Dall’Abetone (58 km) si percorre la SS 12 del Brennero in direzione Lucca. Dopo Bagni di Lucca, in località Chifenti, si svolta a destra per seguire Barga. Giunti all’inizio di Fornaci di Barga (5 km), un incrocio impone di svoltare a destra verso Barga. Giunti lì si deve continuare per 1 km direzione di Ponte di Catagnana, dove c’è l’indicazione per il castello di Sommocolonia.

Stato di conservazione: pochi ruderi, e mal conservati.

Come visitarlo: non essendo chiusa, la rocca è sempre visitabile.

  

Cenni storici

Nel 180 a.C. i romani sconfissero definitivamente i Liguri-Apuani che abitavano le montagne della media valle del Serchio, deportando le popolazioni indigene e fondando delle colonie romane. Una di queste, “Somma Colonia” (colonia più alta), diede vita all’attuale Sommocolonia e al suo castello.

I romani costruirono una prima fortificazione probabilmente di legno, dove oggi sorge la rocca. In seguito (XII-XIII secolo), questa prima fortificazione fu rafforzata costruendo una torre d’avvistamento in muratura, l’odierno campanile. Proprio nel punto più in alto vennero costruite la rocca e una cinta di mura a difesa del borgo. L’arroccamento proteggeva due torri a base quadrata e una cisterna d’acqua. Una torre fu distrutta insieme alla cinta muraria che proteggeva il borgo nel XVI secolo, dai Barghigiani; l'altra fu danneggiata nel 1290 dal forte terremoto che colpì la zona, e nel 1944 una cannonata la distrusse per tre dei quattro lati. Così del castello adesso restano pochi ruderi

Questa posizione strategica del castello, che dominava una via commerciale diretta in Emilia attraverso gli Appennini, oltre che dai romani e dai longobardi venne sfruttata per tutto il Medioevo anche da Barga, città che cercò di tenerlo sempre sotto il suo dominio. Quando Lucca nel XIII secolo suddivise la Garfagnana in Vicarie, Sommocolonia divenne infatti uno dei 27 Comuni della Vicaria di Barga.

Nel febbraio del 1530 la famiglia Mazzolini, signori del castello di Sommocolonia, aderì al partito dei "Franciosi" (venivano chiamati cosi chi si schierava dalla parte di Francesco I re di Francia nel conflitto fra lui e il papa, alleato con Carlo V). Erano di fatto nemici di Barga. In quell’inverno, le truppe di Sommocolonia, guidate da Matteo di Pieruccio de’ Medici, soprannominato "capitan Galletto", attaccarono così il castello di Barga, ma l’assalto non ebbe gli esiti sperati perché capitan Galletto si dovette ritirare precipitosamente per poi arrendersi ai barghigiani. Nell’estate del 1530, quest’ultimi per conquistarla assaltarono e distrussero Sommocolonia.

Nel 1532 la rocca di Sommocolonia fu chiusa definitivamente, e il borgo si unisce all’amministrazione politica di Barga.

            

       

© 2006 Mauro Mattei. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

    


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