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BOLZANO, castel FLAVON

a cura di Stefano Favero

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In alto, i resti della cinta muraria del castello. In basso, a sinistra: vista dell'edificio dalla strada che dal rione di Aslago sale al castello; a destra: la torre principale.

 

 

  

La torre principale  La cinta muraria  La cinta muraria


 


Epoca: XII - XIII secolo.

Posizione geografica: Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige e dell'omonima provincia autonoma, è situata ad un'altitudine di 262 metri sul livello del mare, alla congiunzione delle valli Sarentina, Isarco e Adige. La conca su cui si estende la città è chiusa ad ovest dalla catena della Mendola, a nord-ovest dall'Altopiano Salten, a nord-est dalla cima del monte Tondo e a sud-est dal monte Pozza.

Stato di conservazione: ampiamente modificato e ricostruito. L'ultima ristrutturazione è stata effettuata nel biennio 2001-2002. Ciononostante alcuni tratti della cinta muraria sono in stato decadente.

Come arrivare: Castel Flavon si trova a Bolzano, sopra il rione di Aslago, al civico 48 di via Castel Flavon.

Come visitarlo: vil castello è adibito a ristorante ed è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 11.00 alle ore 24.00. Informazioni al numero 0471-402130.

            

Cenni storici.

Castel Flavon sembra essere sorto sopra i resti di un castelliere retico, tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII. I primi proprietari furono gli Haselberg. Dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1475 i signori Vols di Fiè allo Sciliar lo modificarono pesantemente portandolo praticamente alla forma attuale, con la struttura a tre ali.

La cinta muraria originale corrisponde anche attualmente, in alcuni punti, alla realizzazione della fortezza. Il corpo del maniero sorge su uno stretto sperone di porfido rivolto ad ovest e che prosegue fino alla propaggine rocciosa settentrionale.

Castel Flavon è stato significativamente rimaneggiato tra la fine del XV secolo e la metà di quello successivo ad opera dei Signori di Fiè allo Sciliar, tanto che oggi rimangono ben poche tracce dell'aspetto originario. Le coperture della costruzione ad ovest, il padiglione con le doppie arcate ad est e la nuova costruzione dell’ala nord del palazzo costituiscono elementi essenziali per il riconoscimento del maniero.

Il muro di difesa è stato ricostruito e delimita racchiudendoli i cortili anteriore e posteriore. Tutte le sale importanti del castello a tre ali sono state impreziosite con cicli di affreschi. Fra gli autori va citato Tilman Riemendschneider, conosciuto in Italia col nome di Bartolomeo Dill Riemendschneider. Nel 1880 un crollo ha provocato la perdita delle pitture dell'ala settentrionale.

Durante l'ultima ristrutturazione è tornato alla luce un muro portante con le strutture di sostegno di un edificio che, si suppone, fosse a torri. Contestualmente a tali lavori è emersa anche una cisterna per la raccolta delle piogge, ora collocata nel piano seminterrato del castello, sopra la cucina.

Per ridonare a Castel Flavon il suo aspetto originario a tre ali è stata ricostruita la sua parte più a nord, anche se va sottolineato che essa non raggiunge le dimensioni del periodo in cui furono proprietari i Signori di Fiè allo Sciliar. Il piano interrato è stato riqualificato valorizzando i cortili esterni.

     

    

©2009 Stefano Favero. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

      


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