CASTELBELLO-CIARDES, castelBELLO
a cura di Stefano Favero
In alto, veduta generale del Castelbello. In basso, a sinistra vista del castello dal sottostante paese; a destra l'ingresso al castello con il ricostruito portale d'accesso.
In basso, a sinistra una panoramica del Castelbello; a destra il torrione principale esposto a nord-est.
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Epoca:
1238.
Posizione geografica:
Castelbello, frazione del comune
di Castelbello-Ciardes (Kastelbell-Tschars), si trova in Val Venosta (Vinschgau),
nell’Alto Adige (o Sud Tirolo, a seconda dei punti di vista), lungo la
strada che collega questa a Merano. L'abitato di Castelbello dista circa 49
km da Bolzano.
Conservazione:
buono stato di conservazione,
soprattutto dopo i recenti interventi curati dall'Università di Verona.
Come arrivare: per raggiungere Castelbello, posto sulla SS 38 Merano-Bormio, è sufficiente raggiungere l'omonimo paesino e parcheggiare l'auto nello spazio a lato del semaforo, sotto lo spuntone di roccia su cui sorge il maniero e quindi, a piedi, percorrere circa duecento metri.
Come visitarlo: per informazioni e prenotazioni, contattare l'Associazione Castelbello-Ciardes al numero 0473624193
Conosciuto dagli abitanti del posto come Schloss Kastelbel, il Castelbello prende il nome dall'omonima località in cui venne eretto, nel 1238.
L'imponente struttura, all'ingresso sud della Val Venosta, fu eretta dai signori Von Montalban che vennero successivamente sconfitti dai Conti di Tirolo. Furono questi a gestirlo fino al 1531, quando divenne proprietà degli Hendl. Costoro lo rimaneggiarono ripetutamente, tanto che oggi sono chiaramente visibili le opere di allargamento eseguite. Nel 1300 il Castelbello fu anche sede giudiziaria.
Numerosi incendi interessarono il Castelbello nel decennio fra il 1813 ed il 1824. Più tardi i proprietari lo restaurarono solo in parte così da farne la propria residenza e per abbandonarne il resto, tanto che nel 1955 Castelbello era poco più che un rudere.
L'anno successivo, dopo un intenso periodo di battaglie legali contro il destituito conte Von Hendl, il castello venne acquistato dal governo italiano previo un accordo sul prezzo definitivo di 31.000 lire.
Due consigli per le visite: non perdete la cappella con gli
affreschi del XIV, XV e XVI secolo, restaurati appena pochi anni fa; da
visitare assolutamente la vecchia “kuchl” (cucina), che occupa la parte
meridionale del castello. Ma è interessante anche il cortile interno.
©2009 Stefano Favero