CARDANO DI CORNEDO ALL'ISARCO, castel CORNEDO
a cura di Stefano Favero
Vista del castello di Cornedo da nordest. In basso: particolare delle torri e del complesso castellare.
In basso: a sinistra, la posizione del castello; a destra, la torre quadrata padiglionata.
Epoca: incerta. Secondo alcuni studiosi, intorno al 1200.
Posizione geografica:
la località di Cardano, frazione
del comune bolzanino di Cornedo all'Isarco, si trova in Val d'Isarco,
all'inizio della Val d'Ega, a pochi chilometri dal capoluogo provinciale.
Stato di conservazione:
ottimo.
Come arrivare:
per raggiungere Cardano si percorre
l'autostrada A22 Modena-Brennero e si esce al casello di Bolzano Nord. Da
qui si seguono le indicazioni per Cornedo all'Isarco e successivamente per
la località di Cardano. Il castello si trova sulla sommità della roccia che
sovrasta l'abitato.
Come visitarlo:
il castello non è visitabile. Alcune visite guidate si tengono in pochi
periodi dell'anno.
Così ricco di torri, questo castello fu costruito sulla sommità di una roccia, probabilmente intorno al 1200 ad opera dei signori Tabarelli (o Greifenstein). Il mastio sarebbe invece stato eretto nel XIV secolo.
La storia di questo edificio si inserisce in quella più vasta del piccolo paese che lo ospita, con particolare riferimento a quelli che al tempo, nella zona, erano chiamati “distretti giudiziari”. Sulla loro formazione non si hanno precise documentazioni, né si conosce quale sia stata la causa che, fra dodicesimo e tredicesimo secolo, provocò lo scioglimento delle contee trasformandole in tribunali. Incerta è pure la nascita del distretto giudiziario di Cornedo, anche se da un documento risulta che i signori di Fiè allo Sciliar nell'attuale territorio comunale possedevano diverse terre già verso la fine del dodicesimo secolo. Costoro, appartenendo a famiglia nobiliare ricca ebbero in pegno i tribunali dai conti, insieme al diritto amministrativo dei territori ed alla riscossione degli introiti. Tali signori, dopo il matrimonio fra Regimberto IV e la figlia di Heinrich von Steinek, Matilde, avrebbero creato un distretto giudiziario che riuniva i territori di Collepietra, Nova Levante e San Valentino in Campo. Allora Cornedo rientrava nei possedimenti della parrocchia di Bolzano, da cui, per il castello di Cardano e per la relativa stirpe dei Kerneider, veniva stralciato un tribunale.
Castello e famiglia sono documentati però soltanto dal XIV secolo. Nel 1366, per i castelli di Cornedo e di Collepietra, secondo l'arbitrato, era attivo un tribunale separato. Da quell'anno, tuttavia, la giurisdizione iniziò a spostarsi lentamente verso il castello di Cornedo, mentre quello di Collepietra cadeva in rovina. Nicolas Botsch e Arnold von Niederthor, rispettivamente cognato e genero dell'ultimo völser di Steineck, divennero i nuovi proprietari dei due tribunali. Nel 1385 questi passarono ai signori di Liechtenstein. “Cornedo” divenne la denominazione unica dei due distretti a partire dal XVI secolo.
Nel 1481, durante il governo dell'arciduca Sigmund, la giurisdizione fu trasferita alle corti di assise. Tutti i signori che avevano la giurisdizione del territorio lo facevano su incarico del principe. Non potevano giudicare personalmente ma dovevano nominare dei giudici e dei giurati. Il tribunale di Cornedo fungeva da alta e da bassa giurisdizione, cioè poteva infliggere o richiedere multe e pene, anche di natura corporale. Le esecuzioni capitali all'epoca avvenivano nella località di Gallpichl, mentre la sede dell'autorità giudiziaria rimaneva sempre il castello di Cornedo.
Tra XIV e XV secolo, la sede del tribunale del popolo era invece a Collepietra. Del tribunale di Cornedo facevano parte i distretti di Cardano, Collepietra con Prato Isarco, San Valentino in Campo e Nova Levante.
Il castello di Cardano fu distrutto nel 1760 e ricostruito
durante il 1900.
©2012 Stefano Favero. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.