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 CERMES, CASTEL LEBENBERG O MONTELEONE

a cura di Marta Tinor

scheda    cenni storici


Castel Lebenberg o Monteleone (dal sito www.weihergut.it).

Veduta del castello dai giardini. In basso, a sinistra: accesso al castello; a destra: veduta dei palazzi nel giardino interno poco dopo l'accesso.

 

 


Epoca: XIII secolo circa.

Posizione geografica: il castello si trova sulle pendici del Monte di Marengo, sopra Cermes a 513 m s.l.m.

Conservazione: è pressoché intatto nel suo regime di proprietà privata. Gli arredi internino veramente pregiati.

Come arrivare: con l’autostrada A22 Brennero fino a Bolzano. Lì ci si immette nella superstrada Merano-Bolzano, uscendo alla Zona Industriale di Lana. Alla rotonda che si trova, si gira a sinistra per via Palade, in direzione Merano; e si prosegue per circa 1 km. Per Cermes prendere via Gruber. Dopo circa 400 m, via Sant’Anna per altri 200. Finalmente si imbocca via Monte Leone, dove si trova il castello.

Come visitarlo: è proprietà privata, perciò l’accesso e possibile solo con una guida messa a disposizione dal proprietrario ogni 40 m circa, indicativamente tra marzo e novembre. L’orario (anno 2010) è 10:30-12:30, 14:00-16:00, chiuso la domenica. è consigliabile tuttavia informarsi allo 0473/561425

           

Cenni storici.

Il nucleo originale di Castel Lebenberg venne costruito intorno alla seconda metà del XIII secolo dalla famiglia “Von Lebenberg” (leone: dal loro stemma), che erano ministeriali dei conti di Tirol. Quando intorno al 1426 il casato si estinse, il castello passò ai Fuchs di Fuchsberg, i quali lo tennero fino alla loro pari estinzione, avvenuta circa 4 secoli dopo. Nel frattempo al castello erano state apportate modifiche e abbellimenti.

Dopo vari altri passaggi di proprietà, si giunge al… 1925, terzo anno dell’Era Fascista, quando venne acquistato dai Van Rossem, i quali lo posseggono tuttora.

Di notevole interesse nel castello c’è un albero genealogico che rappresenta 12 generazioni, raffigurate in 264 ritratti di antenati della famiglia Fuchs, la “Sala degli specchi”, in stile rococò e la Sala d’armi. E ancora la cappella a tre piani del XIV secolo e i giardini in stile francese e preziosi arredi.

     

  

    

©2010 Marta Tinor. La prima foto è tratta dal sito www.weihergut.it.

      


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